di Roberto Malini
Genova, 26 settembre 2017. La scultrice francese Louise Joséphine Bourgeois (Parigi, 25 dicembre 1911 – New York, 31 maggio 2010) è famosa nel mondo per i suoi imponenti e a volte inquietanti monumenti ed è stata anche una prolifica pittrice. La sua arte ha espresso attraverso simbologie poderose, quasi sempre legate al subconscio, la dimensione e la condizione della donna nel mondo moderno. Per dare sostanza alle sue percezioni – che riguardavano tanto il corpo e la sessualità femminile quanto il suo ruolo nella famiglia e nella società – l’artista ha spesso fatto riferimento alla mitologia classica. Femminista dallo spirito libero, la Bourgeois non si è mai legata ad alcun movimento artistico. I suoi lavori più celebri sono probabilmente le gigantesche “Maman”, donne-ragno in metallo dotate di sacche contenenti uova in marmo. “Il ragno è un’ode a mia madre,” spiegò la scultrice. “Era la mia migliore amica. Come il ragno, era una tessitrice. La mia famiglia si dedicava al restauro di tappeti antichi e mia madre dirigeva il laboratorio con intelligenza e abilità. I ragni sono presenze amichevoli che si nutrono di zanzare. Sappiamo che le zanzare portano disagio e malattie. Per questo i ragni sono utili e ci proteggono, come mia madre”.