di Fondazione Mario Novaro
Per il ciclo di incontri “Novecento in Liguria – Dialoghi tra arte e letteratura”, a cura della Fondazione Mario Novaro, in collaborazione con l’Università e il Teatro Stabile di Genova.
Giovedì 22 marzo 2018, ore 16,30
Foyer del Teatro della Corte
Ceccardo Roccatagliata Ceccardi & Edoardo De Albertis
Ingresso libero
Conferenza a cura di Laura Accerboni
L’undicesima edizione del ciclo “Novecento in Liguria”, organizzato dalla Fondazione Mario Novaro in collaborazione con l’Università e il Teatro Stabile di Genova, prosegue giovedì 22 marzo alle ore 16,30 al Teatro della Corte (ingresso libero) con la conferenza di Laura Accerboni su “Ceccardo Roccatagliata Ceccardi & Edoardo De Albertis”. La rassegna, dedicata come l’anno scorso ai “Dialoghi fra arte e letteratura”, riprende l’impostazione interdisciplinare che collega scrittori e artisti visivi, indagati nella reciproca influenza creativa. Gli incontri sono arricchiti da proiezioni e letture, volti a valorizzare aspetti meno noti della cultura in Liguria. Si segnala inoltre che la conferenza di Maria Teresa Orengo su “Vico Faggi & Bruno Liberti”, inizialmente prevista il 1 marzo e annullata causa allerta meteorologica, è stata rinviata a giovedì 29 marzo, sempre alle 16,30, nel foyer del Teatro della Corte.
Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (1871-1919) e Edoardo De Albertis (1874-1950) sono stati al centro della vita culturale genovese sin dalla fine del XIX secolo. Un periodo fecondo per l’arte ligure e non solo, anche per il clima di vivacità culturale che intensificava gli scambi umani e creativi, sviluppando rapporti tra artisti di diversa estrazione e provenienza. Ad illustrare questo crogiolo e in particolare il legame fra Ceccardi e De Albertis è Laura Accerboni, poetessa, fotografa e studiosa di letteratura, che approfondirà il tema del sogno presente in entrambi gli artisti. L’amicizia tra Ceccardo e De Albertis non si basava solo su un’astratta sintonia intellettuale, ma anche su una frequentazione più conviviale, che li portava insieme ad altri artisti come Plinio Nomellini, Edoardo Firpo, nei ritrovi di Galleria Mazzini tra la Libreria Moderna e il Caffè Roma, alla Taverna del Falcone in via Garibaldi o alla Trattoria di Mille a Sturla. Luoghi in cui erano talmente familiari, che De Albertis con Nomellini e Giuseppe Sacheri, per esempio, affrescarono le mura della Trattoria dei Mille, realizzando opere uniche per genesi e collocazione, andate purtroppo disperse. Ceccardo e De Albertis si conoscono dunque alla fine dell’Ottocento e si frequentano assiduamente per anni, stringendo anche una collaborazione professionale che dà origine ad alcune opere collegate fra loro. Poco dopo essere diventato collaboratore de «La Riviera Ligure», Ceccardo presenta De Albertis a Mario Novaro, direttore della rivista, e nel 1902 sul numero 35 viene pubblicata la poesia di Ceccardo Canzone d’autunno illustrata dall’omonimo disegno a inchiostro dell’amico. Inoltre, nel 1904 Ceccardo pubblica Il viandante, dodici sonetti racchiusi in un volume con la copertina di De Albertis. Solo due esempi per testimoniare una conoscenza la cui temperatura rimane da decifrare.
• Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (Genova, 1871-1919), poeta. Cambiò spesso residenza e attività (fu tra l’altro insegnante e giornalista), conducendo una vita irregolare ed eccentrica, che ricorda per certi aspetti quella dei “poeti maledetti” francesi, da lui grandemente ammirati. La sua poesia, di spirito decadente contenuto entro forme classicheggianti (Il libro dei frammenti, 1895; Il viandante, 1904; Apua mater, 1905; Sonetti e poemi, 1910; Sillabe ed ombre, post., 1925), diede i suoi frutti migliori in un autobiografismo trasposto in una lirica celebrazione del paesaggio. Tra le altre sue opere si ricordano l’opuscolo Dai paesi dell’anarchia (1894) e la commedia Don Chisciotte (1916).
• Edoardo De Albertis (Genova, 1874-1950), scultore, pittore, illustratore, incisore. Terminati gli studi all’Accademia Ligustica, nel 1893 frequentò lo studio dello scultore Giovanni Scanzi. Pur privilegiando la scultura, si distinse anche in altri ambiti espressivi, dall’incisione all’illustrazione, dalla decorazione alla pittura da cavalletto. Tra le numerose partecipazioni a mostre nazionali e internazionali, si ricorda la VII Biennale di Venezia, dove curò l’allestimento della Sala del Sogno. La sua attività scultorea è puntualmente documentata a Staglieno: tra il 1902 e il 1935 vi eseguì oltre trenta monumenti, tra cui la Cappella Volpe (1911), le tombe Ammirato (1917), Caprile (1925) e Scorza (1931).
• Laura Accerboni, (Genova, 1985), laureata in Lettere Moderne, vive a Lugano dove ha frequentato il Master in Letteratura Italiana all’Usi (Università della Svizzera Italiana). Ha pubblicato per le Edizioni del Leone il libro di poesia, Attorno a ciò che non è stato (Premio Achille Marazza Opera Prima 2012) e nel 2015 per Nottetempo Poeti.com La parte dell’annegato. Ha conseguito numerosi premi per la poesia inedita tra cui Lerici Pea (1996), Il Molinello (2000), Piero Alinari (Fondazione Alinari in collaborazione con la Cattedra “Giuseppe Ungaretti” della Columbia University di New York). Si occupa anche di fotografia. Ha esposto in mostre personali e collettive.
Successivo – e ultimo – appuntamento per il ciclo di incontri “Novecento in Liguria – Dialoghi fra arte e letteratura”, al Teatro della Corte di Genova, giovedì 29 marzo, ore 16.30 (recupero della data annullata causa allerta meteo), Vico Faggi & Bruno Liberti, a cura di Maria Teresa Orengo.
La comprovata partecipazione alle conferenze dà diritto all’acquisizione di CFU nell’ambito dei Corsi di Laurea triennale in Conservazione dei Beni Culturali e Magistrale in Storia dell’arte.
Per ulteriori informazioni:
Fondazione Mario Novaro, Corso Aurelio Saffi 9/11 – Tel. 010/5530319
Nelle foto, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e un dipinto di Edoardo De Albertis.