di Roberto Malini
Quando il nostro approccio verso la natura delle cose si libera dalla razionalità algebrica, di fronte agli occhi dei nostri occhi – che si splancano da un luogo posteriore alla vista – appaiono forme di esistenza e vita precedentemente invisibili. Sono numeri fervidi dai valori mutevoli, lettere e parole che si spezzano cercando nuove connessioni in nuove famiglie linguistiche, principi primi che fanno capolino da anfratti quadridimensionali. In quel giardino – la cui terra è miscela di polveri stellari – l’artista Fabio Patronelli cerca e raccoglie i suoi Fiori Trascendenti.