Genova, 25 novembre 2018
Ieri, 24 novembre, si è celebrata a Genova presso lo Spazio Saravà l’VIII Giornata della Coscienza Nera, un pomeriggio e una serata di memoria e festa, per non dimenticare l’impegno di tanti attivisti grazie a cui si sono ottenute le conquiste civili che hanno migliorato la condizione delle minoranze negli Stati Uniti, in America Latina e in molte nazioni del mondo. In primo luogo, la lotta nonviolenta che ha permesso l’approvazione delle leggi che riconoscono uguaglianza e pari opportunità a tutti gli esseri umani. Dopo un emozionante saluto da parte di Benicia de Jesus, presidente dell’Associazione Luanda, l’antropologa, docente e scrittrice Maria Eugenia Esparragoza ha accompagnato il numeroso pubblico attraverso un percorso storico, che ha ricordato gli eroi dell’emancipazione, con particolare attenzione al Sessantotto, quando movimenti di massa si aggregarono e scesero nelle strade di tante città del mondo per contestare una società condizionata da troppi pregiudizi: operai, studenti e minoranze etniche uniti per invocare e promuovere un cambiamento necessario al progresso dell’intera civiltà. Toccanti le testimonianze e gli omaggi ai leader dei movimenti contro il razzismo e l’Apartheid da parte di giovani genovesi afrodiscendenti. Con la musica delle percussioni, i ritmi creati dagli schiavi per affermare il proprio diritto alla vita e alla libertà a fare da leitmotiv all’evento. Particolarmente apprezzate anche le fotografie della mostra creata appositamente per la Giornata della Coscienza Nera: “Portraits of Human Rights Defenders”. Una serie di volti e momenti di attivismo e “coscienza nera” protagonisti degli ultimi dieci anni in Italia, opera del poeta-fotografo Steed Gamero, che la parlamentare europea e pluripremiata attivista Viktoria Mohacsi definì dieci anni fa come “artista dei diritti umani”.
Nelle foto, Benicia de Jesus, presidente dell’Associazione Luanda, porta il suo toccante messaggio al pubblico; l’antropologa, docente e scrittrice Maria Eugenia Esparragoza ripercorre a beneficio dei presenti il Sessantotto e le conquiste dell’attivismo per l’emancipazione delle minoranze; testimonianze e letture di giovani afrodiscendenti; la mostra “Portraits of Human Right Defenders”, con le foto di Steed Gamero; le percussioni della Coscienza Nera.