di Roberto Malini
Una brava psicologa, Cinzia De Angelis, dà ottimi consigli a educatori e insegnanti: difendete i ragazzi dal disturbo traumatico da stress che li minaccia. Parlate, parliamo con loro, stimoliamo la loro creatività e la loro capacità di analizzare la realtà. Poniamociaclla pari con loro e non appesantiamo il loro fardello con una didattica insensibile. La reazione alle parole della psicologa, sui social, è spesso, anche da parte di docenti, un misto di ilarità e disapprovazione.
Suggerisco a coloro che interagiscono con i ragazzi per fini educativi o didattici di non sottovalutare ancora una volta il virus e gli effetti che produce non solo a livello organico, ma anche a livello psichico. I ragazzi sono circondati da morte e paura; hanno perduto la libertà e sono costretti a rinunciare ai loro essenziali diritti, per il bene comune. Temono per la vita di genitori e nonni e assistono al dramma di un pianeta sotto assedio. I numeri sono quelli di una guerra e il nemico è terribile, perché invisibile. Dobbiamo essere a loro disposizione, comprenderli e aiutarli. Educarli all’emergenza, ma non diseducarli al valore della vita, della libertà, dei sogni.
Un grazie a Daniela.
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