di Roberto Malini
È morto Raymond Gurême, testimone del Samudaripen, l’Olocausto che colpì il popolo rom. Figlio di genitori circensi manouche, nacque nel 1925 ed ebbe un’infanzia felice in Francia fino al 4 ottobre 1940, quando la sua famiglia fu arrestata, spogliata di ogni bene e deportata in Germania. Raymond evase dal campo grazie alle sue doti di acrobata, quindi partecipò alla resistenza contro i nazisti. Autore di un importante libro di memorie, Raymond è stato oggetto anche negli anni più recenti di atti intolleranti e intimidatori. Ci lascia un’eredità di memoria e impegno contro i pregiudizi.