di Roberto Malini
“La luna e i falò”, ultimo romanzo di Cesare Pavese, va letto senza correre. È storia di luoghi intimi, di memorie malinconiche, di bagliori effimeri. Di umanità, di perdita. Un libro come un albero antico: ogni pagina, come ogni foglia, racconta un momento passato, quando il vento del tempo la fa vibrare, la carezza, la scuote.