di Roberto Malini
Pesaro, 31 ottobre 2020. Ricevere un riconoscimento è sempre un momento positivo della nostra vita, perché significa che qualcuno ha apprezzato il nostro lavoro, le nostre idee, il nostro impegno. Fra i premi che ci vengono conferiti, ve ne sono alcuni di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché rappresentano il nostro spirito e i nostri valori. Quando, nel 2015, ho ricevuto la carica di Poeta Laureato da parte del governo della Sierra Leone, ne sono stato particolarmente fiero (e lo sono tuttora), non tanto per il valore formale dell’onorificenza, ma perché me la conferivano istituzioni di un paese che usciva da terribili conflitti e intraprendeva una nuova via di pace, uguaglianza e progresso sociale. In tale ottica, quel riconoscimento non accarezzava la mia vanità, ma rispecchiava i miei ideali e il mio lavoro umanitario. Il Premio speciale della Giuria al Concorso Letterario Internazionale “Antica Pyrgos”, conferito alla raccolta di poesie Chi ha detto che non sarai felice? di Skylar e all’opera Selva di luce – poema non cantato di cui siamo coautori Steed Gamero e io – rientra fra i riconoscimenti che non sono fini a se stessi, ma posseggono un contenuto di umanità e idealità che collega Skylar, Steed e me, per affinità, agli inventori e promotori del Premio. Antonella Rizzo, presidente del Premio, Antonio Veneziani, presidente di Giuria, e tutti i collaboratori e giurati che fanno parte dell’iniziativa hanno un’idea della poesia e dell’arte come espressioni di libertà e generosità, non di piaggeria ed egocentrismo. È una caratteristica fondamentale, in una società che controlla attraverso la politica e i media la natura dell’informazione e della comunicazione che raggiunge il pubblico. Libertà per tutti. Libertà nella mente, nel cuore, nel vivere, nell’esprimersi, nel rappresentare. È un valore. È una gamma di profumi rari e preziosi: profumi di poesia. “Antica Pyrgos”, insieme ai premi, ci ha donato due opere d’arte che appartengono alla stessa dimensione, che profuma di libertà e civiltà. Il collage donato a Skylar, poetessa e attivista transgender, profuga in Canada dal Ruanda, è opera di Ignazio Gori, scrittore, poeta e artista. Rappresenta il “transito d’amore” (e qui cito il titolo di un libro di poesie della poetessa transgender Paola Astuni, mia cara amica negli anni 1980) che fa parte della natura umana, nei suoi diversi orientamenti. Steed Gamero e io abbiamo ricevuto una suggestiva opera unica di Pietro Contento, noto visual designer. Esprime in un’allegoria fortemente simbolica la presenza dell’ambiente, della selva, nell’inconscio collettivo dell’umanità. Un ambiente meraviglioso che continua a fiorire, volare, galoppare, nuotare nel nostro animo, mentre agonizza, purtroppo, intorno a noi. È l’idea di una possibile integrazione fra società umana ed ecosistema, promossa dalla poetica di “Selva di luce” e necessaria per la nostra sopravvivenza. Skylar, Steed e io accogliamo queste splendide e significative opere d’arte con emozione e gratitudine, lieti di fare parte del libro d’oro di “Antica Pyrgos” e degli ideali artistici e umani che il Premio rappresenta.
Nella foto, le opere uniche di Pietro Contento e Ignazio Gori; Steed Gamero e io con i Premi speciali della Giuria