Ameglia, 24 dicembre 2021. Roberto Malini e Steed Gamero ricevono il Diploma Excellentiae (Attestazione di Eccellenza) al Premio Internazionale di Poesia per la Pace Universale ‘Frate Ilaro del Corvo’ 2021. È un onore di grande rilievo, unico nella lunga storia del Premio. Malini lo riceve dopo aver ottenuto ben tre primi posti nelle ultime tre edizioni, la Medaglia d’Oro nel 2018 per la raccolta di poesie Il ciliegio che sopravvisse alla bomba; nuova vittoria nel 2019 come traduttore (ed editore, oltre che scopritore) del poeta nigeriano Alatishe Kolawole, presentatosi al premio con la raccolta Immergi i piedi in questo fiume di speranza; Medaglia d’Oro anche nel 2020, insieme al co-autore Steed Gamero, per il “poema non cantato” Selva di Luce. Alla presente edizione, Roberto Malini partecipava con la sua più recente raccolta di poesie, “Il principio di sovrapposizione”. Nel 2019 Steed Gamero aveva già ricevuto il Premio speciale della Critica per l’opera Maestro del sogno.
«Ai Maestri già vincitori del Premio, la cui partecipazione ripetuta dimostra quanto abbiano saputo andare ben oltre il semplice riconoscimento; a loro, ai Maestri che hanno interpretato così bene lo spirito del ‘Frate Ilaro’, verrà rilasciato dal Centro Lunigianese di Studi danteschi una Attestazione di Eccellenza: si tratta di nomi che, a giudizio unanime della Commissione, hanno saputo tracciare un segno sicuro nel percorso della poesia italiana contemporanea».
Giunto alla XXXIX edizione, il Premio è una delle istituzioni che conferiscono riconoscimenti pubblici letterari più riconosciute in campo nazionale e internazionale. Si identifica con gli ideali del Centro Lunigianese di Studi Danteschi, che ha per scopo la raccolta, lo studio e la divulgazione del sapere attinente alla vita e all’opera di Dante Alighieri in terra di Lunigiana, nonché la valorizzazione e il proseguo della tradizione locale degli studi generali danteschi. Il Centro ha sempre riconosciuto un valore particolare alla concezione dantesca della Filosofia di Pace Universale (Pax Dantis). Mirco Manuguerra, Presidente del CLSD, esprime nel suo messaggio ai poeti l’importante significato dell’attuale edizione, la XXXIX: «Dopo le Antologie dei Lustri [Infinite Scintille di Pace (2012) e Verso la Città Ideale (2017, ma edita nel 2021)] e dopo le quattro antologie della Tetralogia Dantesca, previste in edizione completa entro il 2022 (cui vanno, però, aggiunte le Antologie uscite per le annate 2013, 2014, 2015 e 2016 e 2017), il lavoro di promozione poetica del CLSD può dirsi oramai concluso».
Con la Visio Dei ha termine un percorso di letteratura e conoscenza, che ha visto i migliori poeti impegnati per la pace universale esprimere contemporaneamente al loro talento, il loro ruolo umanistico e umanitario all’interno della società. Il prof. Manuguerra spiega nel suo messaggio come il Premio e il Bollettino del Centro siano iniziative «di vera resistenza contro la banalizzazione e la semplificazione globalista. Universalismo non è globalizzazione e di questo passo, senza le isole di salvezza della Tradizione, come sempre saranno destinati a vincere soltanto i violenti. Il mondo corre un pericolo gravissimo che gran parte degli uomini ignora quasi del tutto. Per questo il CLSD sente ora il bisogno di impegnarsi su altri fronti».
Il Premio, dunque si trasforma e cresce, per essere uno strumento di sapere e civiltà ancora più attivo e propositivo. Come accennato sopra, il Cantiere poetico in essere era finalizzato alla realizzazione di una Tetralogia Dantesca data dalla sequenza Inferno (2018), Purgatorio (2019), Paradiso (2020) e Visio Dei (2021). L’argomento di questa edizione era, dunque, la Visio Dei: la conquista avvenuta delle grandi Virtù. Quest’anno la Giuria ha deciso di assegnare le Medaglie d’oro e i premi speciali ad autori non ancora assegnatari di Premi principali ma presenti in modo importante durante i diversi momenti della Tetralogia.
Riguardo all’edizione 2021, la Commissione d’Esame, come comunica il Direttore del Premio Hafez Haidar, ha deliberato l’assegnazione di sette Medaglie d’Oro riservate a tre opere singole (Federico Arduino, Lorella Cecchini e Graziella Sterzi), due opere edite (Sonia Giovannetti e Mari Elena Mignosi Picone), un Premio alla Cultura (Paolo De Nevi) e un Premio alla Carriera (Domenico Pisana). La Commissione, inoltre, ha rilasciato Premi Speciali della Critica e altri riconoscimenti speciali.
«È arrivato il momento di unire le forze in modo permanente» conclude Mirco Manuguerra «per gli ideali che ci accomunano da anni: se cento voci si uniscono, si crea un coro altissimo. Questa, dunque, è la nuova proposta del CLSD. Vi auguro, comunque, di tutto cuore di riscuotere mille successi, ma soprattutto vi auguro di produrre ancora mille e più mille Scintille di Pace, sempre dicendo, dantescamente, “pane al pane e vino al vino” e lasciando da parte la facile retorica dei demagoghi e dei falsi intellettuali. È questo l’importante. Solo questo».
Nelle foto, Roberto Malini con Mirco Manuguerra all’evento di premiazione 2018; i libri che hanno ottenuto la Medaglia d’Oro o il Premio Speciale della Critica alle edizioni 2018, 2019, 2020 e 2021 del Premio Internazionale di Poesia “Frate Ilaro del Corvo”