Genova Poesia pubblica sempre con piacere i risultati dei progetti ideati e proposti agli studenti dalla docente e poetessa Daniela Malini. Sono progetti innovativi, di alto valore educativo e didattico, che suggeriscono ai giovani spazi di pensiero e creatività in cui avventurarsi per conoscere, riflettere e crescere. Il progetto in corso è particolarmente stimolante, perché chiede agli studenti di avvicinarsi a una figura che ritrovano spesso nella letteratura e nella storia delle civiltà: il poeta. «Ho proposto agli studenti la lettura di alcuni testi sulla poetica di vari autori» spiega Daniela «tra cui Tagore, Caproni, Goethe e Baudelaire. Gli studenti, forse a causa di un insegnamento della letteratura troppo “scolastico”, sono poco inclini a pensare che la poesia rappresenti, oggi più che mai, un modo unico di porsi davanti alle domande fondamentali sul significato della nostra esistenza. L’idea che il poeta si interroghi costantemente sul senso del proprio compito e sullo scopo della poesia, avvicina l’anima del poeta a quella dell’adolescente, anch’egli insicuro sul proprio ruolo nel mondo». Ecco la poesia della giovanissima Noemi Lauria, sorprendente per l’immagine che offre del poeta, del vate che è accanto alla civiltà fin da prima della Storia, con la sua vena profetica che lo rende una figura sacrale, ma anche invisa a molti.
Il poeta
di Noemi Lauria, II Liceo Scienze Umane Piero Gobetti Genova
L’uomo può esser bestia
la bestia non può esser uomo.
Il poeta?
Il poeta
figlio della poesia
poteva esser uomo
poteva esser bestia,
scelse
il buio della luce
il tramonto dell’alba
la menzogna della verità,
lui
il figlio rinnegato della società perduta.
Nella foto, “Orfeo”, mosaico, III/IV secolo, Porto Torres, Domus di Orfeo
