Scuola e letteratura. Carlotta Lusetti, “Il poeta”

Sono giorni difficili di anni drammatici, in cui i giovanissimi soffrono le ansie causate da un morbo che ha cambiato le loro vite e continuano a sperare di tornare alla vita di prima, senza mascherine che nascondano il sorriso della gente. Genova Poesia prosegue con la pubblicazione dei lavori che nascono dal progetto ideato dalla docente e poetessa Daniela Malini. Sono progetti di notevole valore educativo e didattico, che invitano gli studenti a leggere le opere più importanti della letteratura ed esprimere i loro pensieri e la loro creatività. La letteratura, in un periodo difficile come quello attuale che soprattutto per i più giovani sembra non dover finire mai, apre un breccia nel muro di sfiducia che i ragazzi vivono nel terzo anno di pandemia. Per loro è fondamentale il confronto con i grandi modelli del passato: serve per non restare intrappolati nel presente per intravvedere uno scenario futuro. In un’epoca priva di modelli adulti a cui ispirarsi, i poeti possono ancora parlare ai giovani. Carlotta Lusetti, alunna del II anno del Liceo delle Scienze Umane Piero Gobetti di Genova, ha voluto esprimersi sul ruolo del poeta nella società. Il poeta, nel suo sentire, è un mago, un creatore di sogni e la poesia una dimensione in cui si rifugia l’animo di chi la legge, per ritemprarsi dal peso che a volte caratterizza la vita.

 

Il poeta

Il poeta,
un fattucchiere,
può ammaliarti e incantarti
con semplici parole,
apparentemente così lontane
dalla realtà
ma così vicine a noi.
Il poeta,
un illusionista
dentro la penna,
una rupicola in terra,
in mezzo agli altri.
Il poeta,
no,
la poesia,
un secondo mondo parallelo,
puoi entrarci
e uscirne quando vuoi.

Nella foto, “Il poeta” di Pablo Picasso

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