Per l’iniziativa “Scuola e letteratura”, ideata dalla docente e poetessa Daniela Malini, Genova Poesia pubblica volentieri quattro brevi poesie di Evan Egan, studente del V anno del Liceo delle Scienze Umane Piero Gobetti di Genova. I versi di questo giovane autore sono essenziali, caratterizzati da metafore rapide e intense, con una rarefazione di parole che mette in risalto l’energia vitale di un’emozione, di una percezione, di un sentimento. «Cos’è la vera poesia? – si chiede il giovane autore – Forse una risposta giusta non esiste. La mia risposta è che la poesia siamo noi, è la nostra vita. La mia vita, per quanto breve, è stata molto intensa, forse per certi aspetti lo è stata un po’ troppo. Ho vissuto il grande affetto di persone che mi hanno amato e avventure incredibili, ma anche eventi difficili. Ci sono episodi del mio passato che faccio fatica a ricordare, ma il travaglio che mi hanno causato lo vivo tuttora. Le parole delle mie poesie sono la voce del mio dolore, la parte di me che tenta di tornare o di liberarsi. Scrivo fin da quando ero piccolo. Non so spiegare il perché di questo legame con la scrittura, forse è un bisogno, una necessità. Attraverso le parole imparo a conoscermi meglio, poesia dopo poesia. A volte sono la valvola di uno sfogo talmente intenso che si potrebbe definire pianto. La poesia è emozione e sincerità, almeno per me».
Quattro poesie
di Evan Egan, V Liceo Scienze Umane Piero Gobetti di Genova
Senza titolo
Stillicidio di inadeguatezza.
La crisalide del tempo,
Speranza incerta
Nella metamorfosi.
Metamorfosi
E il sangue
Avverso a sé
Preme, scava la fame
Di un’attesa vorace.
Preghiera d’amore
Nel buio
Sussurrano parole di seta
E intrecciano dita ferite,
Esorcizzano i loro cuori
Possedendoli.
Assenza
Come comete lungo il volto,
Lontane tra i ricordi,
Svaniscono nell’alba
E gli occhi,
Persi nel giorno,
Nei sogni ancora ti cercano
Allontanandosi tra le stelle.
Nella foto, Crisalis, dipinto di Odillon Redon (1889)
