di Roberto Malini
L’arte della poesia è una dichiarazione d’amore verso la vita e Daniela Malini ci offre nelle sue due raccolte una personale testimonianza di questo amore. Con ispirazione autentica e una voce empatica e coinvolgente, la poetessa esplora i temi a cui è più legata: il rapporto fra l’umanità e la terra, la ricerca della felicità attraverso l’esperienza del vivere, il naturale anelito alla libertà che esiste in ogni creatura. E intorno a questi cicli che si ripetono da antichità ormai dimenticate, il miracolo del pensiero che indaga l’universo e la passione che accomuna gli esseri umani nel loro viaggio attraverso il mistero dell’esistenza.
Daniela Malini, oltre che poetessa, è un’insegnante. Come Gabriela Mistral o Louise Glück, i cui versi hanno il dono dell’onestà e della chiarezza. Scrive poesie che avvicinano, non strappano mai i lettori alla realtà onnipervasiva del dolore. Tracciano piuttosto per loro un sentiero percorribile verso la contemplazione – ora serena, ora sofferta – della fragilità dell’essere umano e del mondo che lo accoglie.
Il libro più recente della poetessa, “Sul crinale di uno sguardo” (Lavinia Dickinson 2021) è una dichiarazione d’amore per la vita in versi. Versi che hanno la lucentezza dei classici e la profondità di un discorso sul significato dei nostri giorni, delle nostre azioni.
Dipinto digitale di R.M.