di Roberto Malini
Non esiste scrittura più intima di quella di Steed Gamero. La sua raccolta I ragazzi della Casa del Sole, il poemetto Maestro del sogno, il romanzo in versi (scritto a due mani con me) Selva di luce e il dialogo Bianca come la sera, tutte opere pubblicate da Lavinia Dickinson Edizioni, indagano la natura stessa degli esseri umani e le loro relazioni con lo strato più profondo dell’inconscio, dove contemplano se stessi in uno specchio arcano, che restituisce visioni del sé attraverso processi di frantumazione e ricomposizione, sperimentando la purezza, la solitudine, la rabbia, la sicurezza, la scoperta, l’amore, il dissolvimento, la nascenza, il mistero, la conoscenza e l’abbandono. L’opera più recente di Steed Gamero, Bianca come la sera, scritta dall’autore in italiano e spagnolo, è tanto essenziale quanto ricca di profondità. È un piccolo libro che oltrepassa le frontiere che dividono gli esseri umani per ricondurre il lettore alle cose che contano. Attraverso la separazione e il riavvicinamento di madre e figlio, di Blanca e Manuel, un sofferto mito umano di migrazione si compie e chiede al suo eroe-non-eroe di ritrovare il proprio io dell’infanzia e nello stesso tempo quella serenità che è la base del vivere e che chiede alle ferite apertesi nel tempo di guarire. Ma non ai vuoti, che sono particole di memoria, di chiudersi. «Al tempo dell’arrivo di Blanca a Milano – scrive Maria Eugenia Esparragoza, studiosa di migrazioni e scrittrice, nella prefazione – le mie esplorazioni mi portavano a confrontarmi con la violenza di distacchi e rotture, ricongiungimenti e separazioni, sradicamento e vuoti. Vuoti incolmabili, come quelli a cui alludono gli interlocutori del dialogo Blanca come la sera, che costellano l’opera dell’autore. Vuoti e flussi prolifici». I disegni di Douglas Quintero, artista venezuelano la cui opera è sempre caratterizzata da elementi marcatamente introspettivi, corredano e completano con grande efficacia artistica il dialogo, mostrando lo struggimento dei protagonisti nella forma di una ragnatela di segni sui loro volti, che sembrano contrarsi e rilasciarsi con lo stessa frequenza serrata del dialogo.
Nelle foto, due disegni di Douglas Quintero a corredo del dialogo di Gamero e il mio dipinto in A.I. e pittura digitale L’onda