di Roberto Malini
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” (“Im Westen nichts Neues”)
Produzione: USA, Germania, 2022
Genere: Guerra
Regia: Edward Berger
Protagonisti: Felix Kammerer, Albrecht Schuch.
Durata: 147 minuti
Distribuzione: Netflix.
L’esperienza disumana in cui si trovano calati i soldati, inconsapevoli della follia che li inghiotte, costretti a uccidere per sopravvivere. Tratto dall’omonimo romanzo di Erich Maria Remarque, già alla base di “All’Ovest niente di nuovo” (1930) di Lewis Milestone, vincitore di due premi Oscar, il nuovo remake è candidato a nove statuette e altri prestigiosi premi internazionali, fra i quali quattordici BAFTA. La regia di Berger ci propone una serie indimenticabile di “tableaux”, in cui vita e morte assumono sempre valenze simboliche senza tempo. I giovani protagonisti sono diretti magistralmente e offrono performance drammatiche di rara profondità. “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, come il romanzo pacifista di Erich Maria Remarque è un film meraviglioso e straziante, che segue la breve esperienza bellica del giovane soldato tedesco Paul Bäumer. Attraverso i suoi occhi vediamo la brutale realtà della guerra e l’impatto che ha sulla vita dei giovanissimi militari, strappati alla scuola, alla vita di ogni giorno e piombati all’inferno. Prendendo spunto dalla narrazione di Remarque, Berger descrive in modo accurato e dettagliato le terribili condizioni in cui vivevano i soldati in trincea, il costante rischio di morte e la disumanizzazione causata dai combattimenti. Le camere, spesso fisse, si aprono sulla disperazione e l’abbrutimento umani proponendo una visione coinvolgente e trasmettendo allo spettatore la profonda disperazione, lo straniamento e l’angoscia che i soldati provavano giorno dopo giorno, perdendo via via ogni afflato di pietas o di speranza, tanto che morire poteva risultare alla fine un sollievo. L’opera – e di questo ringrazieremo sempre il genio di Remarque – è anche un potente commento contro ogni forma bellica, contro l’assurdità di ogni aggressione militare. L’opera mostra come la guerra non abbia più schemi razionali e come i giovani soldati siano vittime innocenti di un sistema corrotto e violento. In sintesi, “Niente di nuovo sul fronte occidentale” è un film da vedere, per la sua insuperabile intensità emotiva, il forte impatto estetico e l’insegnamento umano.