di Roberto Malini
Di Margherita Luti abbiamo notizie frammentarie; siamo certi tuttavia che la figlia del fornaio senese Francesco Luti fosse una figura importante nella vita di Raffaello. Nonostante non ci siano molte informazioni documentate sulla loro relazione, è noto che Margherita Luti appare in diverse opere d’arte di Raffaello, tra cui la famosa “Fornarina”, ritratto di una giovane donna dallo sguardo intenso, pieno di grazia e vita. La relazione tra Raffaello e Margherita è stata oggetto di speculazioni e dibattiti tra gli studiosi e molti dettagli della loro storia sono ancora indefiniti nella biografia del maestro. Nel 1897 lo studioso Antonio Valeri trovò un documento che attestava il ritiro nel monastero di Sant’Apollonia a Trastevere di Margherita, avvenuto pochi mesi dopo la morte di Raffaello. Nel documento è scritto che «al dì 18 agosto 1520, oggi è stata ricevuta nel nostro conservatorio Madama Margherita vedoa figliuola del quodam Francesco Luti di Siena». Si è pertanto ipotizzato che Raffaello e Margherita si fossero sposati segretamente e che lei, dopo la morte del consorte, avesse deciso di ritirarsi a vita monastica. Anche se non esistono documenti ufficiali che confermino questo matrimonio, rimane un’ipotesi attendibile nel dibattito accademico.
Il “Ritratto di Margherita Luti nel monastero di Sant’Apollonia a Trastevere” è stato realizzato in carboncino digitale, con l’ausilio della’IA per la resa dei lineamenti e degli abiti risalenti al primissimo Cinquecento