di Comitato “Pesaro città d’arte e cultura”.
Il Comitato “Pesaro città d’arte e cultura” ringrazia gli artefici dell’intervento urbano. Roberto Malini: «Il prossimo 26 settembre ricorre il centenario della nascita dell’artista Agapito Miniucchi, che donò la scultura “Arim” alla città di Pesaro. Lo celebreremo presso i giardini Nilde Iotti, di fronte alla scultura, per spostarci poi all’Hotel Alexander Museum, dove faremo un brindisi in suo onore».
Venerdì 22 settembre 2023. Stamattina, dalle 8.30, è stato effettuato lo spostamento della scultura “Arim” di Agapito Miniucchi, che ora è posizionata al centro dei giardini Nilde Iotti. Un lavoro meticoloso e perfetto, che ha consentito al monumento una ricollocazione precisa al millimetro. «Ora è tornato a dialogare con il mare», afferma con sollievo Roberto Malini, cofondatore del Comitato “Pesaro città d’arte e cultura”, «e protende ancora con orgoglio la sua onda in acciaio Corten, salda sulla roccia lavorata dal maestro». Agapito Miniucchi è nato a Rocca Sinibalda (RI) il 26 settembre 1923. Dall’età di 10 anni è vissuto a Pesaro con i genitori, città dove è sorto e si è rafforzato via via il suo rapporto con il mare, tanto che il talentuoso bambino sognava di diventare, un giorno, capitano di vascello. L’artista ha poi tenuto mostre in tutto il mondo e le sue opere urbane si innalzano nelle piazze di numerose città, in Italia e all’estero. Tuttavia, il suo rapporto con Pesaro è sempre rimasto vivo, tanto che nel 1983 ha deciso di donare alla municipalità “Arim”, una scultura che gli è sempre stata cara e che in città è conosciuta anche come “la spada nella roccia”. Il Comitato ha espresso in un messaggio il suo ringraziamento al Comune di Pesaro, che ha trasformato l’istanza degli attivisti in un atto di valorizzazione culturale. Non a caso la scultura si trova adesso accanto al totem di Pesaro 2024 Capitale della Cultura. Il ringraziamento è stato esteso all’Aspes e a tutte le persone che hanno contribuito al risultato. «Ho stretto la mano con gratitudine all dott. Gianni Galdenzi», prosegue Malini, «alla dott.ssa Rita Colacioppo, all’architetto Eros Giraldi e poi a Silvia Melini, Matteo Pierantoni, Diego Dominici, Marco Colonesi. Ho condiviso la gioia di questo risultato con Alberico Miniucchi e tutta la famiglia dell’artista, sempre presenti in questo atto d’amore verso una scultura che è ormai fra i simboli della città. Sono anche grato a Fabio Patronelli, amico delle arti, artista e fotografo le cui opere ammiriamo spesso sui quotidiani. È sua la documentazione fotografica della ricollocazione di “Arim”. Grazie a Pierpaolo Loffreda, Pier Roberto Renzi, Andrea Verde, Dario Picciau, Steed Gamero e a tutti gli attivisti per la cultura della città. Grazie alla stampa locale che ha sempre dato spazio alle nostre azioni civili. Un ringraziamento speciale al Sindaco Matteo Ricci, che mi ha indirizzato verso le persone giuste, per portare a termine questa “impresa” e all’Assessore alla Bellezza Daniele Vimini, con cui prosegue il dialogo sulla necessità di una rinascenza della cultura a Pesaro e sul progetto del Parco Urbano di Scultura, ideato dall’amico Luca Sguanci e destinato in breve tempo a valorizzare il grande patrimonio di scultura moderna e contemporanea che caratterizza la nostra città. Un grazie di cuore a tutti. Non conosco i nomi di ogni singola persona che è intervenuta, ma ho notato da parte di ognuno attenzione e amore per l’arte. Scherzando, ci siamo definiti, stamattina, come una nuova versione dei “Cavalieri della Tavola Rotonda”: abbiamo fatto “volare” la “spada nella roccia” e l’abbiamo riportata… al centro del mondo». Il 26 settembre, nel mattino, i protagonisti dell’intervento e del nascente Parco Urbano di Scultura si ritroveranno ancora in occasione dell’ultima fase dei lavori di giardinaggio intorno al monumento e per un brindisi alla riuscita dell’opera. Ma soprattutto per levare i calici in onore di Agapito Miniucchi, nel centenario della nascita. La sera, dalle 17, celebreranno l’anniversario presso l’Hotel Alexander Museum, grazie all’ospitalità del Conte Alessandro “Nani” (per gli amici) Marcucci Pinoli. Sempre in modo familiare, informale. Il Comitato ritiene che la valorizzazione del monumento urbano possa ispirare istituzioni, società civile, istituti e imprese private affinché il 2024, che promuoverà Pesaro a Capitale della Cultura, sia un anno di riscossa civile e culturale, connotato da tante iniziative e dal recupero virtuoso di una parte delle architetture monumentali e delle antichità che la città possiede e che in molti casi non sono state ancora valorizzate.
Foto di Fabio Patronelli