Paola Renzetti ci ha regalato una delle poesie più originali e apprezzabili che abbiamo ricevuto nell’àmbito del Premio Internazionale di Poesia “La bellezza rimane”. È impossibile identificare in poche settimane tutte le liriche di valore letterario e umano in un novero di duemila opere. Alcune sembrano celarsi, aspettare, sussurrare il loro canto anche dopo il termine del concorso, dopo la premiazione. I giurati del Premio Internazionale di Poesia “La bellezza rimane”, tuttavia, con tutti i limiti umani che comporta una selezione, cercano di tenere le antenne dritte, di restare in ascolto delle voci che in un primo momento non sono state percepite, di cercare nei recessi della materia poetica le gemme nascoste. Sono versi che abbiamo riscoperto per una serie di fortunate coincidenze, quelli di Paola Renzetti, caratterizzati da una chiarezza del verso che tuttavia apre alla mente profondità difficili da cogliere al primo istante. La poesia è un affresco, una scena folgorante che possiede un canto sospeso nel tempo e nell’emozione. Abbiamo deciso di inserire “d’ufficio” la poesia “La casa verde” di Paola Renzetti nel novero delle liriche che parteciperanno alla finale della seconda edizione.
Paola Renzetti è nata a Corniglio (PR) e vive a Pieve Emanuele, in provincia di Milano. Ha trascorso la prima infanzia in un piccolo paese dell’Appennino Tosco Emiliano e poi ha sempre vissuto a Milano, dove si era trasferita con la famiglia. Ha frequentato prima una scuola professionale statale per stenodattilografi e in seguito l’istituto magistrale serale, lavorando per alcuni anni in una grande azienda metalmeccanica, come impiegata. Ha insegnato per trentacinque anni alle scuole elementari, per poi approdare alla pensione. È appassionata di arti figurative (frequenza presso la Scuola Artefici dell’Accademia di Brera) e di letteratura. Ha pubblicato due libri di poesie, “Stazioni” (1997) e “Verrà la notte” (2017). Ha scritto il romanzo “Kinneret”, ancora inedito.
La casa verde
di Paola Renzetti
Viene da lontano
l’intarsio di sassi
che conduce alla casa
Il ragazzo chino
al comando del padre
sapeva di essere
demiurgo di bellezza
Bellezza utile del senza tempo
per l’inverno sui ripidi pendii
Seguirne le tracce
dal rosmarino in vasi
fino alla soglia nascosta
Calpestarne le squisite pietre
Verde, umile bellezza
che vieni da lontano