di Roberto Malini
Il 25 ottobre scorso è morto a Novara Thomas Gazit, testimone della Shoah, educatore e attivista. Nato a Budapest nel 1932, ha vissuto gli orrori della persecuzione perpetrata dai nazisti e dalle Croci frecciate nei confronti degli ebrei durante l’occupazione dell’Ungheria. Sopravvissuto all’Olocausto grazie a un passaporto falso, si è trasferito in Israele, ha servito nell’esercito e successivamente ha fondato un’azienda in Italia. Gazit ha dedicato la sua vita a promuovere la conoscenza della Shoah e l’impegno contro l’antisemitismo. Il Comune di Novara ha risposto positivamente alla richiesta di intitolargli una via, mentre la stessa proposta sarà discussa a breve dal Consiglio comunale di Vercelli. Inoltre, grazie agli amici di Thomas, saranno piantati numerosi alberi in suo onore a Baram, nel Golan (Israele). Nel numero di novembre/dicembre 2023 della rivista di cultura e società “Agire Sociale”un mio articolo che ricorda Thomas, la sua vicenda, il suo impegno per la memoria della Shoah e i valori della civiltà.