La mattina di domenica 24 marzo, alle 11.30, i cittadini di Riceci a Gallo e Petriano, insieme all’artista-attivista Roberto Malini, autore dell’opera, installeranno una seconda “Sfera di Riceci”, stavolta dalla parte di Urbino. Dopo che Petriano, con il suo territorio, compresa Riceci, è stata “Capitale della Cultura” per la prima settimana di febbraio, ecco che accoglie ancora una volta il simbolo di Pesaro 2024: la sfera. È già pronta, sul posto, la struttura in tubi Innocenti cui sarà fissato il nuovo pannello in forex serigrafato, gemello del primo, su cui campeggia l’opera di Malini, realizzata in IA e pittura digitale. L’installazione è stata resa possibile grazie alla comunità di Riceci di Gallo e Petriano, come simbolo dell’impegno comune a tutela del sito di Riceci minacciato dal progetto della mega discarica. “La sfera rappresenta la terra e il suo rapporto inviolabile con la gente che vive e opera su di essa” spiega Roberto Malini, “come avveniva nell’antichità. I Greci e in particolare gli Orfici consideravano la sfera come la sede della vita: dalla sfera aveva origine la luce per differenziare gli elementi e le forme di vita. I cristiani del Medioevo identificavano la sacralità della terra attraverso il ‘globo crucigero’, una sfera sormontata da una croce. In Giappone vi è un’arte denominata Hikaru Dorodango, che consiste nel modellare il fango per creare una sfera lucida e levigata. Le nostre ‘Sfere’ significano che Riceci, che si riflette in esse, non sarà mai violata e conserverà la sua integrità”.
Nella foto di Steed Gamero, un momento dell’installazione della prima “Sfera di Riceci”