Gallo di Petriano (PU), 24 marzo 2024
A Gallo di Petriano molti cittadini si sono dati convegno la mattina della Domenica delle Palme per partecipare all’installazione e all’inaugurazione presso un terreno privato, dal lato di Urbino, della seconda “Sfera di Riceci”. Si è celebrato così un momento di unione, nel corso delle azioni a difesa della località di Riceci, delicata e preziosa oasi naturalistica nonché area di agricoltura biologica e paesaggio storico che ricorda Piero Della Francesca, Raffaello e il Rinascimento urbinate. La “Sfera di Riceci”, opera creata dall’artista-attivista Roberto Malini in una tecnica mista di intelligenza artificiale e pittura digitale e serigrafata – a cura della comunità di Riceci di Gallo e Petriano – su un grande pannello forex applicato a una struttura metallica, è ormai un potente simbolo della difesa della splendida vallata, minacciata dal progetto irresponsabile di una discarica da cinque milioni di metri cubi di rifiuti industriali provenienti da tutta Italia. Il progetto discarica, già oggetto di esposti e ricorsi, è ora all’attenzione della Commissione parlamentare contro le ecomafie, una cui delegazione ha ispezionato l’area alcuni giorni fa, constatando con incredulità come un luogo incontaminato del territorio urbinate possa anche solo rischiare di venire deturpato e avvelenato da un impianto gigantesco per lo smaltimento dei rifiuti. “Mi chiedono come mai io abbia scelto la sfera quale emblema di Riceci,” spiega l’artista, “e rispondo che è la stessa ragione che ha indotto Pesaro a simboleggiare con la ‘Sfera della vita’ il valore del suo territorio e dei suoi paesaggi. La sfera rappresenta l’unità e l’integrità ed è proprio attraverso l’unità della società civile, delle famiglie che vivono nel territorio intorno al bellissimo sito, che proteggiamo la sua integrità. Una sfera a specchio riflette il paesaggio e ci restituisce l’immagine più pura del piccolo mondo che rappresenta, un mondo di memoria, di cicli biologici che si susseguono da millenni, di tradizioni proprie di una civiltà contadina. Tutti coloro che percorrono queste strade, adesso, sia che vengano da Pesaro o da Urbino, incontreranno con gli occhi una delle ‘Sfere di Riceci’. Li invitiamo a unirsi a noi nella difesa del piccolo mondo che è in realtà un’immagine in scala del nostro intero pianeta, che se desidera sopravvivere, deve finalmente affrontare e vincere le sfide che riguardano la purezza dell’ambiente, evitando che pericolose speculazioni continuino a sospingerci verso un futuro non più sostenibile e senza speranza”.
Nella foto di Fabio Patronelli, un momento dell’inaugurazione della seconda “Sfera di Riceci”