Vandana Shiva a Pesaro

Il 6 giugno in Comune per l’incontro “parole che cambiano il mondo”. La celebre ambientalista riceverà il Premio alla carriera “La bellezza Rimane”

Pesaro, 5 giugno 2024

Giovedì 6 giugno 2024 la città di Pesaro accoglie una vera e propria icona dell’attivismo ambientalista mondiale: l’indiana Vandana Shiva, paladina delle buone pratiche in agricoltura, contro OGM, insetticidi e abuso dell’acqua. Il Time l’ha definita come “Eroe dell’ambiente”. Vandana Shiva, autrice di testi fondamentali e protagonista di docufilm a difesa dell’ecologia e delle biodiversità, è stata insignita nel 1993 del Right Livelihood Award, il “Premio Nobel della Sostenibilità”. La dottoressa Shiva è inoltre una fisica quantistica stimata in tutto il mondo. Dopo un incontro con gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore A. Cecchi e una visita alla cooperativa agricola biologica della Famiglia Girolimoni, presso il Monastero di Montebello, Vandana Shiva sarà protagonista dell’incontro pubblico “Parole che cambiano il mondo” presso il Palazzo Comunale di Pesaro (piazza del Popolo, 5). Si parlerà anche del caso Riceci, decisamente prossimo all’impegno della Shiva. L’evento è organizzato dall’Assessora alla Sostenibilità e alla Coesione Maria Rosa Conti; lei e l’ambientalista Grazia Francescato dialogheranno con la celebre attivista sulla necessità di liberare il pianeta da una colonizzazione distruttiva della natura. Nell’occasione Vandana Shiva riceverà il Premio alla Carriera assegnato dal Premio Internazionale di Poesia e Civiltà “La bellezza rimane”, che fa parte del Festival Nazionale di Bioetica, organizzato dall’Istituto Italiano di Bioetica, con sede a Genova. Il Premio è patrocinato, fra le altre istituzioni, da UNICEF ed Unione europea. “L’Istituto Italiano di Bioetica si ispira da tanti anni alle idee di Vandana Shiva – spiega il pesarese Roberto Malini, Presidente del Premio – e si è mostrato entusiasta all’idea di assegnarle il prestigioso riconoscimento in occasione dell’incontro a Pesaro. La grande attivista indiana ama la poesia e non è raro che legga Tagore e Rilke, nei suoi interventi pubblici. La motivazione del premio inizia così: ‘Per la sua missione di dare voce e poesia a terre, foreste e oceani; per la sua capacità di trasformare le parole in strumenti di giustizia, pace e sostenibilità’. Sono orgoglioso di poterle consegnare il certificato, rigorosamente in carta riciclata, con cornice in legno di recupero”.

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