Di redazione
Milano, 8 luglio 2024 – Nel cuore della discussione sulla nuova denominazione dell’aeroporto di Malpensa, una proposta innovativa e simbolica emerge: intitolare lo scalo a Maria Callas, uno dei più grandi soprano di tutti i tempi. Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group, sostiene con passione questa iniziativa, affermando che “è giunto il momento di onorare una donna in un panorama dominato da figure maschili”.
“Attualmente – spiega Malini – tutti gli aeroporti italiani portano nomi di uomini illustri: da Leonardo da Vinci per Roma Fiumicino a Galileo Galilei per Pisa, fino a Cristoforo Colombo per Genova e Marco Polo per Venezia. Questa tradizione riflette una lunga storia di commemorazione maschile che potrebbe finalmente vedere un cambiamento con la scelta di una figura femminile di rilevanza internazionale”.
Maria Callas, nata Maria Anna Cecilia Sofia Kalos, è strettamente legata a Milano, città che ha segnato la sua trasformazione artistica e personale. Arrivata nel 1950, Callas si stabilì in una villetta in via Buonarroti, dove iniziò la sua metamorfosi da giovane sposa timida a “la Divina,” regina indiscussa della lirica. Fu nella Milano degli anni ’50 che Callas, attraverso il rigore e la determinazione, divenne un’icona di eleganza e talento, sotto la guida della sarta milanese Biki, che la aiutò a trasformare il suo stile.
I suoi spettacoli alla Scala, sotto la direzione di Luchino Visconti, sono entrati nella leggenda, rendendo la Callas un simbolo internazionale non solo per il suo talento vocale, ma anche per il suo carisma e la sua presenza scenica. La sua immagine, trasformata da abiti di superba eleganza, e la sua drammatica perdita di peso, alimentata da aneddoti di diete estreme, hanno contribuito a creare il mito della Callas.
Intitolare l’aeroporto di Malpensa a Maria Callas non sarebbe solo un omaggio alla sua figura, ma anche un riconoscimento del legame profondo con Milano e della sua rilevanza culturale internazionale. Malini sottolinea come Maria Callas incarni il concetto di viaggio, non solo fisico ma anche trasformativo, che riflette la capacità di reinventarsi e raggiungere l’eccellenza.
Mentre la Milano della cultura continua a onorare l’arte di Maria Callas, dopo aver celebrato il centenario della sua nascita nel 2023 con un programma ricco di eventi, mostre e spettacoli, l’idea di dedicare a lei l’aeroporto di Malpensa appare come un gesto simbolico potente, che potrebbe ispirare generazioni future. Ricordare Maria Callas in questo modo significherebbe celebrare non solo una grande artista, ma anche una donna straordinaria che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica e della cultura mondiale.