Inceneritore in Umbria, l’arte torna in campo in sinergia con la società civile

21 luglio 2024 – Nel cuore dell’Umbria, la protesta contro la costruzione di un inceneritore si intensifica grazie all’impegno di attivisti, legali e gruppi di cittadini per il territorio. L’artista e scrittore Roberto Malini torna ora a fianco della società civile umbra per dire no a un progetto invasivo, tossico e patogeno che minaccia una delle regioni più ricche di cultura, paesaggi incantevoli e agricoltura biologica.

Roberto Malini, noto per il suo attivismo ambientale, si è messo a disposizione di una nuova iniziativa che unisce buona politica e arte nell’impegno volto a preservare il paesaggio umbro. Attraverso due stampe d’arte rappresentanti ritratti ideali di Jacopone da Todi, Malini collabora alla campagna di raccolta fondi destinata a coprire le spese legali del secondo ricorso che deve essere presentato al TAR dell’Umbria per evitare l’installazione dell’ inceneritore.

Le stampe, realizzate in edizione limitata e numerate, sono state messe a disposizione dei cittadini che contribuiscano economicamente alla causa. Questo innovativo connubio tra arte e attivismo mira a sostenere l’impegno della società civile a difesa dei paesaggi umbri, patrimonio culturale, paesaggistico, naturalistico e biologico della regione che è “verde” per antonomasia.

La società civile umbra ha dato vita finora a numerosi appelli e manifestazioni, nonché a un primo ricorso legale al TAR contro il progetto dell’inceneritore, ricorso che pone in evidenza non solo questioni di legittimità costituzionale ma anche il contrasto con le direttive dell’UE che mirano a ridurre drasticamente l’incenerimento entro il 2035. Gli attivisti locali hanno sottolineato più volte come il nuovo piano rifiuti, ignorando i valori storici, naturalistici e culturali dell’Umbria, rappresenti una grave minaccia per l’ambiente e la salute dei cittadini. Gli inceneritori, noti anche – ma erroneamente e ingannevolmente: l’ha già precisato la Commissione europea – come termovalorizzatori, sono esclusi dai finanziamenti dell’Unione Europea a causa del loro impatto ambientale e delle gravi conseguenze sulla salute delle popolazioni circostanti.

Le opere digitali di Malini raffiguranti Jacopone da Todi esaltano l’unicità dei paesaggi umbri e della cultura della regione, parte integrante del più antico e prezioso patrimonio culturale del Paese. Perché Jacopone? Un attivista umbro ha fornito la sua risposta su una pagina Facebook: “Citando i versi del beato poeta Jacopone, ci viene da pensare all’impermanenza delle nostre ricchezze personali. Abbiamo però intorno a noi una ricchezza che dovrebbe essere eterna: la bellezza della nostra Umbria. Quanto durerà questa bellezza prima che l’inceneritore devasti tutte le sue risorse naturali? Ci serve aiuto per difendere la salute, il benessere, il diritto a bellezza e cultura nostro e dei nostri figli”.

Il primo ricorso al TAR, ancora in attesa di udienza, è al centro delle azioni a difesa del territorio e ha già ottenuto importanti risultati, in quanto ha indotto la Regione Umbria a correggere alcuni errori amministrativi del Piano Regionale Rifiuti.

Tuttavia, è necessario un ulteriore ricorso per invalidare anche la nuova delibera regionale. L’attivismo umbro richiede nuovamente il sostegno dei cittadini per affrontare le relative spese legali. Chi farà una donazione di almeno 100 euro riceverà una stampa digitale di Roberto Malini, scegliendo tra “stampa senza barba” o “stampa con barba”.

“Le stampe d’arte che raffigurano Jacopone sono due,” spiega Malini. “Per realizzarle con una tecnica mista di AI e pittura digitale mi sono ispirato a tutte le immagini pittoriche riferite al religioso e poeta umbro. Ne ho ricavato due diverse età di Jacopone, secondo i dettami della ritrattistica dei secoli XIII e XIV che esaltava la profondità spirituale dei personaggi ritratti. Nobiltà d’animo e spirito di sacrificio caratterizzano, secondo me, i due ritratti del beato di Todi”.

Per contribuire, è possibile effettuare un bonifico alle seguenti coordinate: IBAN: IT44Q0359901899050188531897 Beneficiario: Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero Aps Banca: Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Filiale: Sportello Virtuale Causale: No inceneritore (indicare nella causale “con barba” o “senza barba”).

L’impegno della comunità umbra e dell’artista dimostrano come l’attivismo conti su diversi strumenti di civiltà nel suo impegno diretto a contrastare progetti inopportuni e tossici, per proteggere l’identità culturale e ambientale del territorio, la salute della gente e il futuro delle nuove generazioni.

Nella foto, le due stampe d’arte di Roberto Malini, a sostegno del nuovo ricorso al TAR contro l’inceneritore

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