di Roberto Malini
Pesaro celebra il talento innovativo di Massimo Dolcini con un evento dedicato alla serigrafia urbana che ha avuto inizio sabato 17 agosto e proseguirà fino a mercoledì, nell’ambito di Pesaro Capitale Italiana della Cultura. Si tratta del progetto “Archivi UbiQUI: Massimo Dolcini fuori dai manifesti”, che porta le opere iconiche del maestro pesarese nello spazio pubblico. Dolcini, noto per i suoi manifesti di impegno sociale e civile, torna a vivere attraverso una serie di laboratori che coinvolgono cittadini di tutte le età, offrendo loro l’opportunità di sperimentare la serigrafia e di assistere alla nascita, grazie all’opera di esperti serigrafi, di una grande opera d’arte urbana di fronte alla Pescheria, composta dalle immagini più note dell’artista in nero su fondo bianco.
Il primo giorno dell’evento, cui ha assistito un pubblico attento ed entusiasta, alla presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura Daniele Vimini, ha visto l’inizio di una vera e propria performance di serigrafia dal vivo, eseguita dagli artigiani attraverso l’impiego di grandi telai serigrafici e colori. Sotto gli occhi di pesaresi e turisti, hanno preso forma alcune delle opere più celebri di Dolcini, come le sue “pistole legate”, simbolo di un impegno assai sentito per la pace e contro qualsiasi forma di violenza. Domenica la performance prosegue, concludendo la creazione delle opere a terra, fino all’inaugurazione prevista per le ore 18 alla Pescheria. Da lunedì 19 fino al 21 agosto, i laboratori aperti al pubblico realizzeranno e doneranno ai visitatori alcune delle serigrafie che hanno reso famoso Dolcini in tutto il mondo. Le opere potranno essere stampate su carta, ma anche su t-shirt e altri supporti. Contemporaneamente, i maestri artigiani guideranno alcuni studenti del Liceo Artistico Mengaroni alla realizzazione di serigrafie d’arte.
La serigrafia, arte antichissima nata in Oriente e perfezionata in Occidente, è una tecnica di stampa versatile che consente di imprimere immagini su una vasta gamma di materiali. Dalla sua nascita, è passata da strumento artigianale a processo industriale, mantenendo però la sua capacità di fondere creatività e produzione in larga scala. Artisti come Andy Warhol l’hanno elevata a medium artistico, ma la serigrafia continua a essere un ponte tra arte, design e comunicazione.
Nel contesto di Pesaro 2024, la serigrafia diventa non solo un omaggio alla figura di Dolcini, ma anche un modo per rivitalizzare il legame tra arte e cittadinanza. Questo evento riafferma l’importanza della partecipazione comunitaria, facendo rivivere la forza comunicativa di un’arte che è stata ed è al centro della cultura visiva italiana.