di Roberto Malini
Si parla di protocolli di soccorso migliorati, di maggiore attenzione da parte dell’Ue, di perfezionamento delle procedure di salvataggio, di una ritrovata umanità da parte del’Italia di fronte alla tragedia dei migranti che si imbarcano dall’Africa diretti verso le nostre coste. Si parla, si dice, si proclama e tuttavia su circa 40 mila migranti imbarcatisi dalle coste nordafricane in questi primi otto mesi del 2024, diretti verso l’Italia, ne sono morti 1300: non ci discostiamo da quel tragico 3% di giovani profughi che da lustri perdono la vita nel Mediterraneo. Niente cambia e queste vite, per le nostre istituzioni, ma anche per quelle dell’Ue, valgono meno di zero.
Immagine di R. Malini in AI e grafica digitale