Al Memoriale del Furlo un cartello spiega la Shoah nelle Marche

Fossombrone, 2 settembre 2024. Alle pendici del Monte Paganuccio, lungo il suggestivo Cammino di Sant’Anna, è in corso un evento significativo che intreccia arte e Memoria. Gli artisti Roberto Malini e Dario Picciau, noti per il loro impegno nell’educazione alla Shoah, stanno completando il loro Memoriale dell’Olocausto, una piattaforma in cemento su cui campeggia la scritta in metallo “Never again”, “Mai più”. Si tratta di un’opera significativa, unica nella regione del centro Italia. Il memoriale è situato all’interno del percorso di Land Art del Furlo, che comprende oltre 100 opere d’arte contemporanea il cui dipanarsi crea un dialogo continuo tra l’arte contemporanea e il paesaggio naturale circostante.

L’installazione di un cartello informativo che accompagna il Memoriale offrirà ai visitatori un nuovo strumento di conoscenza e riflessione. “Grazie al supporto della Casa degli Artisti, abbiamo realizzato un cartello di 60×40 cm che verrà installato accanto al memoriale,” spiega Roberto Malini. “Il testo è stato pensato per essere conciso e chiaro, accessibile sia ai bambini che agli adulti, agli italiani e agli stranieri”. Il cartello in lamiera riporta brevemente la storia della persecuzione della Comunità Ebraica nelle Marche durante la Seconda Guerra Mondiale: “La Comunità Ebraica delle Marche fu vittima delle leggi razziali fasciste del 1938 e della persecuzione nazifascista, dopo l’occupazione tedesca del 1943. Oltre 100 ebrei furono arrestati, internati in campi di concentramento locali e, dopo essere passati per il campo di transito di Fossoli, deportati ad Auschwitz o altri lager. Molti ebrei parteciparono alla Resistenza. Fra il settembre del 1943 e il settembre del 1944 le Marche furono liberate, con il contributo della Brigata Ebraica”.

L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio che ha visto il contributo di numerosi artisti italiani e internazionali, guidati dalla Casa degli Artisti. Come ha affermato Andreina De Tomassi, cofondatrice dell’associazione che promuove la Land Art al Furlo, “Il Cammino di Sant’Anna è diventato un’opera corale; un percorso che, dopo cinque anni di lavoro intenso, ora forma un anello nel bosco. È un film che si presenta in un loop senza fine, in cui le opere raccontano i loro stessi autori e conservano le impronte del tempo”.

L’integrazione del cartello informativo rappresenta un passo significativo per rafforzare la connessione tra arte e memoria storica. Questo percorso di Land Art non è solo un itinerario artistico, ma anche un viaggio nella civiltà, che invita i visitatori a riflettere su episodi cruciali della storia e della cultura europee. La scelta di includere un riferimento chiaro e tangibile alla Shoah e alla Resistenza nelle Marche sottolinea l’importanza di preservare la memoria storica e il dovere di tramandarla alle future generazioni.

Il progetto che si propone di informare i visitatori del parco “Land art al Furlo” grazie alla partecipazione attiva degli artisti riflette il desiderio di mantenere viva la consapevolezza storica in un luogo dove l’arte dà vita a momenti di conoscenza e riflessione. Proprio qui, tra le colline marchigiane, un piccolo, ma già noto Memoriale diventa un simbolo di resistenza contro l’oblio e un richiamo al dovere collettivo di non dimenticare e impegnarsi affinché pace, uguaglianza e civiltà prevalgano sugli aspetti più foschi che caratterizzano il passato e anche l’attualità del nostro mondo.

Il 7 settembre 2024 alle 15.30 sarà inaugurata la XV edizione della Land Art al Furlo, in occasione di “Pesaro 24” Capitale della Cultura, con una serie di iniziative fino al 15 settembre 2024, mentre il Parco di Sculture, con l’anello nel bosco del Cammino di Sant’Anna, rimarrà aperto tutto l’anno a ingresso libero.

Nella foto, il Memoriale el Furlo e il testo del cartello che informa sulla Shoah nelle Marche

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