A un anno dal devastante incendio che ha distrutto l’80% della città di Lahaina, nella contea di Maui, stato delle Hawaii, un segno di speranza si fa strada tra le rovine. Il poeta italo-peruviano Steed Gamero, autore della raccolta pluripremiata I ragazzi della Casa del Sole, ambientata proprio a Lahaina, aveva inviato un messaggio di solidarietà alle autorità locali e alla comunità isolana. La risposta, in cui le autorità di Maui esprimevano il più vivo ringraziamento, auspicava il ritorno alla vita dell’isola e il ricordo indelebile della sua storia.
Questa tragedia ha ricordato a molti l’importanza di un’autentica ricostruzione storica di Lahaina, che non si limiti alla sola rifondazione delle strutture ma che onori il passato reale dell’antica capitale, riportandola alla sua bellezza originaria e rafforzandola contro gli incendi. Lahaina, anticamente chiamata “La Venezia del Pacifico” per i suoi ruscelli che scorrevano dal monte verso la città e le sue rigogliose piantagioni di taro, fu sede del regno hawaiano nel XIX secolo, un luogo sacro oggi minacciato dal rischio di speculazioni edilizie.
Tra i progetti in discussione vi è proprio la reintroduzione del taro (kalo in lingua hawaiana), una pianta sacra per la cultura locale, simbolo di vita e di connessione alla terra. Il taro, oltre ad avere un profondo valore culturale, è un alimento tradizionale utilizzato per preparare il poi, una pasta nutriente ottenuta macinando il tubero e mescolandolo con acqua.
La prospettiva di riportare il taro nelle piantagioni della zona non solo onora la storia dell’isola ma potrebbe contribuire a renderla più resiliente agli incendi, poiché la vegetazione autoctona aiuta a mantenere l’umidità del terreno. Così, la rinascita di Lahaina non è solo un progetto di ricostruzione, ma un’opportunità per ritrovare e valorizzare le radici culturali della comunità hawaiana.
Tra le idee per il restauro emerge il progetto di recuperare Moku‘ula, l’isola reale sacra su cui sorgeva il palazzo del re, oggi sepolta sotto un vecchio campo da baseball. La restaurazione di Moku’ula, con la reintroduzione del taro, potrebbe ridare alla città un cuore culturale, e il progetto potrebbe addirittura candidare Lahaina al titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Per Gamero e per molti abitanti, questa rinascita è anche simbolica: Lahaina, pur ferita, è pronta a risorgere come un luogo in cui natura e cultura siano di nuovo in equilibrio.