di Roberto Malini
Genova, 14 novembre 2017
Sono pochissimi i concorsi letterari a cui partecipo e li scelgo sia in base alla competenza letteraria delle giurie, sia – e soprattutto – ai valori civili che rappresentano. Viviamo in una società caratterizzata dalla distorsione e dalla strumentalizzazione di ogni aspetto della cultura e dell’arte. Politica, media, economia, finanza, criminalità organizzata si sono via via impadronite del prodotto del pensiero e della creatività, che trasformano, fanno a pezzi e vendono in ogni possibile formato. E’ un gioco di potere e interessi che si svolge sulla pelle delle minoranze discriminate e delle le fasce più vulnerabili della comunità umana, a partire dai bambini. L’artista, lo scrittore, il musicista, il poeta hanno due possibilità: aderire a questa globalizzazione oscura – che è fautrice o complice della rovina verso cui ci stiamo incamminando – o resistere, con un impegno che non può essere solo artistico, ma deve avere marcati aspetti umanitari. Il Premio Internazionale di Poesia Sentieri DiVersi, patrocinato da UNICEF e organizzato da donne e uomini impegnati nella difesa dei valori civili, rappresenta in misura convincente questa necessità di un’incrollabile resistenza nonviolenta. Ecco come presenta il concorso la Presidente del Premio, dottoressa Mirella Musicco:
“Il Premio Internazionale Sentieri DiVersi, seconda edizione, ha voluto sin dal suo nascere realizzare qualcosa di differente per consentire alla parola di creare ciò che oggigiorno sembra disperso: la possibilità di modificare l’immodificabile! E’ quasi consolidata la mercanzia dei valori e dei diritti, e utopistico anche solo pensare di cambiare substrati di comportamenti negativi”.
Grazie al Dott. Luca Lombardi, titolare della casa editrice Biblionumis, è prevista la realizzazione di un’importante Antologia che raccoglierà alcune delle poesie selezionate dalla stessa casa editrice e dalla giuria di Sentieri DiVersi.
La Presidentessa ha annunciato ufficialmente oggi i finalisti della sezione B – riservata ai giovanissimi poeti, che sotto il segno dell’UNICEF rappresentano la speranza che riponiamo nelle generazioni future – e della sezione A, Poesia Edita e Inedita, cui ha partecipato il numero record di 453 poeti. Sono lieto di essere stato scelto fra i finalisti di tale sezione con la poesia “La bambola”, tratta dalla mia raccolta “Dichiarazione” (Edizioni Il Foglio, Piombino 2013). E’ una breve poesia che parla della tragedia che colpisce i bambini rom quando le autorità sgomberano le loro famiglie dagli insediamenti di fortuna. Un tema cui mi dedico spesso anche nella mia attività di difensore dei diritti umani, insieme agli attivisti di EveryOne Group, l’organizzazione umanitaria di cui sono co-presidente. Nelle azioni civili a tutela dei bimbi e degli adolescenti rom la presenza di UNICEF è preziosa e decisiva. I poeti finalisti rappresentano, oltre all’Italia, la Svizzera, il Montenegro, il Regno Unito, Cuba, la Romania e la Nigeria.
Il mio grazie alla dottoressa Mirella Musicco, a UNICEF, all’Associazione Il Cigno Bianco Onlus e alla giuria del premio.
Nella foto presento “Dichiarazione” al Festival Internazionale di Poesia di Treviglio (Bg) 2013