Milano, 27 gennaio 2019. Roberto Malini è tra coloro che operano affinché si conservi la memoria della tragedia dei campi di sterminio. Amante della pittura, si è trasformato in un instancabile cacciatore di quadri dipinti prima, durante e dopo la persecuzione dei nazisti contro gli ebrei, alcuni di grande valore artistico e tutti profondamente emozionanti. Malini ha ritirato nel 2018 il Premio Rotondi – Arca dell’Arte come salvatore dell’arte dell’Olocausto, per aver donato al nascente museo della Shoah di Roma 240 dipinti, da lui recuperati, di artisti ebrei scomparsi nei lager nazisti. Cinquanta di loro, in via del tutto eccezionale, vengono riproposti da Giannella Channel nella fotogallery che segue questo testo.
Al link seguente, l’articolo di Salvatore Giannella “Roberto Malini, l’italiano che ha salvato l’arte dell’Olocausto. E i dipinti condannati alla damnatio memoriae” e la Galleria con 50 opere della collezione “Artisti dell’Olocausto”:
Nella foto, Roberto Malini riceve il Premio Rotondi – Mecenatismo per aver salvato una grande collezione di arte della Shoah