di Roberto Malini
I media hanno un ruolo evidente e determinante nella politica italiana; anzi, possiamo dire che siano parte del “marketing” della politica italiana, anche se poi affermano di essere puri, paladini della libertà di informazione ecc. Sanno che un politico, per resistere al potere, deve avere molto spazio. Che se ne parli “bene” o “male”, poi, poco importa. Per rendersi conto di questa funzione che hanno i media, basti pensare a come la società civile sia stata cancellata, negli ultimi quindici anni, un po’ alla volta e sostituita da personaggi che fanno parte dell’establishment politico e delle sue estensioni. E basti pensare alla presenza che è stata concessa a Salvini, rapportandola alla presenza accordata invece al nuovo ministro degli Interni Luciana Lamorgese. In internet vi sono ancora spazi di libertà, che il “marketing” politico erode sempre più, ogni giorno che passa. E qui, si rifletta sulla nascita e la crescita di fenomeni come la “Bestia”, che ha promosso in tutta Italia fake news, pagine e gruppi (fra cui, per esempio gli onnipresenti “Sei di – nome città – se…”). Non ci si salva più, se non nuotando come pesciolini fra le fauci di tanti squali, alla ricerca dei sempre più esigui spazi di esistenza e resistenza…