Con grande piacere accolgo nel mio blog le parole che Alessandro De Santis, poeta finissimo, ha voluto dedicare al mio ultimo libro “A quelli che non sanno che esiste il vortice”, Lavinia Dickinson edizioni. Lo ringrazio infinitamente.
Ho letto con grande piacere il libro “A quelli che non sanno che esiste il vortice” di Antonella Rizzo. Non sono propriamente un critico e dunque le mie sono le scarne impressioni di lettura di quello che si può considerare un cosiddetto “lettore forte” di poesia. Questo nuovo lavoro poetico di Antonella Rizzo è davvero interessante, prende le mosse da un’idea potente e solida. La sua voce di poeta è ormai ben definita, ma in questo libro in particolare osservo anche degli elementi di una qualche novità. Questo suo percorso/viaggio punteggiato dalla sapiente scelta delle parole attutisce le familiari venature sensuali e sincopate per approdare a testi dai toni elementali ed epici, dove il tempo e lo spazio sembrano giocare a dadi tra loro. Le parole hanno meno riverberi e vanno a incidere nette nell’esperienza di chi legge. Diversi sono i testi che mi sono particolarmente piaciuti; davvero significativa in particolare è la poesia che dà poi il titolo a tutto l’intero nuovo libro, abitata dalle sue “figure esili in cerca di un dramma solido”. Non si può lasciare la lettura di questo lavoro di Antonella Rizzo senza avere ben preso coscienza che esiste il vortice e che noi ne siamo schiuma, residuo e forma.
Alessandro De Santis