Difendere le comunità indigenti significa difendere anche cultura e memoria

di Roberto Malini

Oggi è stata approvata un’ordinanza di sgombero e allontanamento nei confronti di una comunità rom indigente a Monsano, nelle Marche, non lontano da Ancona. Quello che sorprende è come siano lasciate sempre sole ad affrontare queste ingiustizie, tante famiglie che non hanno un alloggio né mezzi di sussistenza. Ora, come EveryOne Group, cercheremo di fermare l’esecuzione dell’ordinanza, come sempre da soli contro tutti. Quello che non si vuol capire è che ogni comunità etnica porta con sé valori umani, culturali e tradizionali molto antichi. Vi sono piccole comunità provenienti dalla Romania, per esempio, che hanno con sé violini e fisarmoniche e conoscono brani molto antichi, spesso originali, a volte in variazioni rispetto a canti già noti. Quelle comunità hanno anche ricordi. Non di rado memorie che risalgono a secoli orsono e alla persecuzione di rom e sinti durante il nazismo, alle deportazioni in Transnistria. Ogni volta che queste comunità sono sgomberate, la loro esistenza e il loro patrimonio di cultura e memoria sono messi in pericolo oppure si disperdono, cadono nella dimenticanza. Difendere i diritti e la cultura è un compito molto delicato e non riguarda solo i macroeventi internazionali, ma anche la tutela dei ricordi e del sapere di ogni comunità.

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