Inaugurata l’11 giugno 2022, la scultura “I gabbiani” di Giuliano Vangi è un’opera molto significativa, particolarmente oggi, nell’era del cambiamento climatico, del panico nucleare, della deforestazione. L’essere umano è malato di solitudine e avidità. Può riscattarsi solo recuperando l’atavico rapporto con il mondo naturale. Attraverso i gabbiani di Vangi, l’umanità può ancora aspirare al volo, all’armonia con l’ambiente e riscattare la sua indole così esterna e ostile alla vita che la circonda. Uomini – fra cui lo stilita di Pesaro – e donne con gabbiani che volano intorno a loro sono presenti nell’arte di Vangi da decenni. È una simbologia fondamentale nella sua particolare poetica della materia.
Giuliano Vangi (Barberino di Mugello, 13 marzo 1931) è un pittore e scultore italiano di fama internazionale. Ha studiato all’Istituto d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Firenze, poi, dal 1950 al 1959, ha insegnato presso l’Istituto d’Arte di Pesaro. Dopo un periodo di sperimentazione in Brasile, dove si è avvicinato all’astrattismo, è tornato in Italia, prima a Varese e quindi a Pesaro. Ha esposto in sedi prestigiose in Italia e all’estero. Ha realizzato sculture e installazioni per città e sedi di grande rilievo.
Foto di Steed Gamero