Politica, discriminazione classista e premi Nobel

di Roberto Malini

Su Facebook circola un post in cui alcune figure politiche di primo piano vengono messe alla gogna per il semplice fatto di aver svolto professioni come il pizzaiolo o la commessa e di non aver mai conseguito una laurea. Pura discriminazione classista. La caratteristica di essersi fatte da sole le rende ammirevoli, se non fosse, invece, per le ideologie che professano alcune di loro, che sono invece riprovevoli. L’autore del testo ignora che Guglielmo Marconi, lo scienziato che realizzò la telegrafia senza fili, inizio di una nuova era di telecomunicazioni, non era laureato. Mentre Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926, non possedeva neanche la licenza elementare. Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959, non si era mai laureato, perché era troppo povero, mentre Eugenio Montale, Nobel per la letteratura nel 1975, era “solo” diplomato. Ebbe poi tre lauree, ma “ad honorem”.

Nella foto, Grazia Deledda

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