Il 19 settembre 1941 Kiev, Ucraina, fu occupata dai tedeschi. Alcuni giorni più tardi il famigerato Einzatzgruppe C iniziò la persecuzione nei confronti degli ebrei. Il 28 settembre fu diffuso un avviso che ordinava agli ebrei di radunarsi il giorno successivo presso il cimitero ebraico. Non lontano vi era il burrone di Babij Jar, che i nazisti intendevano usare come fossa comune. Tedeschi e collaborazionisti imposero agli ebrei di lasciare i propri beni, quindi di percorrere un prato, spogliarsi e successivamente discendere il pendio verso la fossa, dove venivano fucilati a file, che cadevano le une sulle altre. Da 30 a 50 mila ebrei furono assassinati così e sepolti insieme, privati persino della possibilità di essere identificati.
Disegno di Joseph Pressmane, “Massacro di ebrei Ucraini da parte dell’Eisatzgruppe C”, 1945. Per cortesia del Thesaurus Memoriae, Fondazione Cittadella della Musica Concentrazionaria di Barletta.