A Roberto Malini il Premio Veltro d’Oro del Centro Lunigianese di Studi Danteschi

Pubblicata sul numero 194 (marzo 2023) del bollettino Lunigiana Dantesca, organo culturale del Centro Lunigianese di Studi Danteschi, l’opera di Roberto Malini “Dantedì come simbolo di un nuovo inizio per tutta l’umanità”, connotata da evidenti e poderosi valori simbolici – tanto che in essa si perde il confine fra arti plastiche, tecnologia e poesia – riceve il prestigioso riconoscimento del Premio “Veltro d’Oro”. Il premio è assegnato dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi in occasione del 25 marzo ovvero del Dantedì istituzionale, che ricorda ogni anno la data in cui Dante, nella Divina Commedia, esce dalla selva oscura e intraprende il suo viaggio di poesia, misticismo e conoscenza. I premi del Veltro si ricollegano alla dantesca Compagnia del Veltro, scuola dichiaratamente neoplatonica che si rifà idealmente a quello straordinario cenacolo fiorentino che vide riuniti attorno a Lorenzo il Magnifico alcuni dei più alti ingegni del Rinascimento, da Marsilio Ficino a Sandro Botticelli, da Pico della Mirandola ad Angelo Poliziano. Opere-simbolo della Compagnia sono Gli effetti del Buon e del Cattivo Governo in Città e in Campagna di Ambrogio Lorenzetti (Palazzo del Comune, Siena, 1338-39), La Città Ideale, celeberrima icona di scuola urbinate (1480 ca.) e La Scuola di Atene (Sala della Segnatura, Musei Vaticani, 1508-1511), capolavoro insuperabile di Raffaello Sanzio. Costituita il 7 novembre del 2010 in seno al CLSD medesimo (la data segna l’anniversario platonico, secondo l’uso del circolo mediceo), scopo principe della Compagnia è l’affermazione del modello dantesco della Pax Dantis®. Fondamento filosofico è il documento della Charta Magna®, manifesto culturale della Filosofia della Pace Dantesca attualizzata. L’opera di Roberto Malini è stata realizzata per il Dantedì 2023 ed è una folgorante metafora in cui non è più il solo Dante a uscire dalla selva, ma l’intera umanità, guidata dalla poesia e dai valori immortali della civiltà. L’auspicio è che, fuori dall’ombra, la civiltà possa essere illuminata in vista di un viaggio di conoscenza e rinascita, per rientrare nel mondo reale con la volontà di formare una società migliore, basata sulla virtù e sulla ricerca del bene comune. È l’aspirazione neoplatonica alla conoscenza e alla bellezza ideali, alla ricerca di una maggiore intelligenza e di una migliore attitudine a rispettare la vita. Il Veltro d’Oro è il simbolo prezioso di questa aspirazione che continua a esistere e crescere nel mondo contemporaneo, rappresentando la sola speranza che possiamo coltivare in vista dei prossimi decenni, dei prossimi secoli.

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