Controsenso eolico

di Roberto Malini

È noto che la produzione di energia eolica richieda l’impiego di terre rare, elemento indispensabile per la realizzazione delle turbine più efficienti. Si stima che un singolo aerogeneratore di dimensioni industriali possa impiegare fino a una tonnellata di questi elementi critici, tra cui neodimio, praseodimio, disprosio e terbio. Questi elementi sono fondamentali per la creazione dei generatori a magneti permanenti, tecnologia cruciale per le turbine a trasmissione diretta, che offrono una maggiore resa energetica e minori costi operativi e di manutenzione.

Tuttavia, l’approvvigionamento di terre rare è un processo costoso e geograficamente limitato, che rende le turbine eoliche dipendenti da risorse disponibili solo in determinate aree del globo. Per superare questa dipendenza, sono in corso nuove ricerche per sviluppare approcci alternativi alla trasmissione di corrente elettrica per i generatori eolici, ma i risultati al momento non sono ancora affidabili e richiedono ulteriori sperimentazioni. Il ricorso alle terre rare, controllate dalla Cina, a cui ci si sta legando mani e piedi, nasce da tecniche di estrazione e di produzione devastanti per i paesaggi e inquinanti: una realtà spesso trascurata, ma di primaria importanza per la salute del pianeta.

Inoltre, va considerato che l’eolico dipende dalla velocità del vento e le sue fluttuazioni rendono l’energia prodotta estremamente variabile e inaffidabile. Questa incostanza si aggiunge alle sfide legate all’immagazzinamento dell’energia rinnovabile, con problemi di sicurezza, oltre che – come accennato sopra – di scarsità di minerali necessari per le batterie. Gli esperti hanno evidenziato che le batterie non saranno mai in grado di compensare completamente il fallimento dei parchi eolici e che i costi dell’accumulo di batterie potrebbero essere estremamente elevati, fino a pari al PIL di un intero paese.

Inoltre, alcuni studiosi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla disponibilità di minerali nel mondo per soddisfare la domanda di batterie necessarie per un futuro basato sull’energia rinnovabile. In definitiva, l’energia eolica si rivela inadeguata da molteplici punti di vista e solleva interrogativi sul suo continuo sviluppo, considerando le prove della sua inefficacia e dei danni ambientali causati dalla sua produzione.

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