Ilaria Botros, III Liceo, è una studentessa della professoressa Federica Cardosi. Ha postato sul suo Facebook il testo che presentiamo qui: “Flusso di coscienza”.
Ce lo ha inviato, insieme al suo personale ringraziamento inviato agli studenti
dopo la lezione di cui ci parla, appunto, Ilaria.
“Grazie a tutti per la lezione che avete fatto ieri,” scrive la professoressa Cardosi, “grazie per le lacrime che mi avete tirato fuori. E le risate. E il Cristo bianco ebreo di Chagall. Siete perfetti e non lasciate che nessuno vi convinca del contrario. Mai. I have a dream. Together we make the dream come true”.
Flusso di coscienza
di Ilaria Botros
Questo non è un tema, è un flusso di coscienza, perciò non mi scuso per il linguaggio elementare, per eventuali errori o frasi senza senso, datelo voi un senso alle parole, io non ne ho bisogno. Ieri ho imparato una lezione fondamentale durante una lezione online di filosofia. L’essere umano è magnifico, spettacolare e unico, certamente è anche sciocco, spesso ignorante e bigotto; l’essere umano ha fatto progressi in poco tempo, dagli egizi ai greci ai romani, con la loro arte, la loro cultura, i riti, le religioni, i miti, la matematica, la scienza, la tecnologia, la filosofia. E molto altro. L’essere umano è regredito in poco tempo: l’invidia, l’odio, l’omicidio, le menzogne, la cattiveria, la caccia a scopo ricreativo, il fumo, i bidoni dell’indifferenziata pieni di plastica, gli incendi dolosi, le guerre, le guerre religiose, le guerre mondiali, le guerre civili, lo sfruttamento minorile, gli abusi, gli abusi di minori, lo stalking, le armi, l’uso scorretto di internet. E molto altro.
Non esiste luce senza buio, non esiste bene senza male. È necessaria la guerra per la sopravvivenza dell’amore? Non lo so. L’amore è forte e inspiegabile. L’amore ci porta a fare le cose piú belle, a sognare in grande, ad aprire gli occhi, l’amore ci insegna ad apprezzare le piccole cose. Ma quando io amo un fiore tanto bello e ho paura che qualcuno lo possa rovinare lo proteggo, lo curo e lentamente scopro un nuovo atteggiamento in me, diffido da chiunque si voglia avvicinare al mio fiore, sono diffidente, credo che il mio fiore sia il piú bello, sono orgogliosa.
L’essere umano è tanto bello quanto complicato
Ieri a lezione due mie compagne hanno esposto una ricerca su un filosofo, è irrilevante quale fosse. La filosofia è sempre attuale, si sa, e le mie amiche hanno trovato delle analogie tra il pensiero del filosofo e il discorso “I have a dream” di MLK. Abbiamo guardato il video originale. Alcuni di noi hanno pianto, altri no. E in quel momento ho capito. L’essere umano è bellissimo, complicato e soprattutto assurdo. Perché se potessimo parlare con i nostri antenati, (Cleopatra, Cesare, Pitagora ecc.) Se potessimo dir loro che in un lontano futuro a seguito di un virus il mondo e il tempo si sono fermati come un orologio rotto, Se potessimo dir loro che in questo futuro i ragazzi di quasi tutto il mondo sono stati costretti a studiare online, Se potessimo dir loro che un gruppo di 22 ragazze e un ragazzo insieme a due insegnanti si sono messi a piangere davanti al video di un discorso per i diritti dei neri, Se potessimo dir loro tutto questo, si fermerebbero alla domanda “Cos’è un orologio?”. Ecco perché l’uomo è straordinario. I progressi nascono dall’amore, se il frutto della scienza viene usato per scopi diversi dall’amore è colpa di altri fattori, ma il progresso nasce sempre dall’amore, dall’amore per la natura, per la cultura, per la scienza… Non importa se siamo chiusi da mesi in casa, non importa se non ricordiamo il colore del cielo, non importa se non sappiamo come lavorare, non importa quanto siamo lontani, troveremo sempre un modo per essere vicini, per ridere, studiare, imparare, e piangere davanti al discorso per i diritti dei neri insieme. L’uomo non può stare da solo. L’uomo non può stare da solo e farà di tutto per avvicinarsi ad altri uomini. L’uomo non può stare da solo e farà di tutto per amore. Anche spendere i propri soldi per l’istruzione delle persone a cui vuole bene.
Il progetto “Studenti e coronavirus”
L’esperienza di Daniela Malini, docente e scrittrice, in collegamento quotidiano con i suoi studenti, costretti all’isolamento e raggiunti da notizie e numeri drammatici relativi alla tragedia della pandemia, nonché bombardati da messaggi mediatici spesso contraddittori. “Questo progetto è nato in modo del tutto spontaneo, “ spiega l’insegnante, “durante le primissime lezioni in videoconferenza con le mie classi. Mentre ci si ritrovava, con una certa emozione da parte di tutti, dopo un periodo di sola comunicazione attraverso il registro elettronico e le email con cui i ragazzi mi inviavano i lavori svolti, gli studenti mi hanno proposto di raccontare le loro giornate di clausura e ansia. Tra un discorso e l’altro, qualcuno ha iniziato a mostrare a me e ai compagni un disegno, un fumetto, una scritta, un autoritratto. Ho notato che c’erano in tutti questi lavori elementi comuni, il senso di spaesamento dei ragazzi: occhi enormi persi nel vuoto, sguardi come ipnotizzati rivolti verso uno schermo, letti della cameretta che si trasformano in stanze disadorne di ospedale, oggetti che assumono un nuovo significato simbolico (l’Amuchina), eroi che indossano la mascherina… La proposta di esprimere il proprio vissuto e di condividerlo con gli altri ragazzi è stata subito accolta da alcuni studenti. Ho poi pensato che fosse importante far conoscere anche all’esterno quello che provano gli adolescenti, che per la prima volta nella loro vita si ritrovano in una situazione nuova ed estremamente pesante sul piano psicologico. Spesso con un certo carico di lavoro scolastico da svolgere tutti i giorni, on line. Il progetto “Studenti e coronavirus” presenta alcune opere realizzate dagli studenti e le idee che le hanno ispirate. E a proposito di idee, un ringraziamento speciale a Federica.
Nella foto, La Scuola di Atene, affresco di Raffaello Sanzio, 1509-1511, Roma, Stanze Vaticane