Premio Rotondi Europa a Francesco Lotoro, salvatore della musica dei lager. Roberto Malini ha presentato a Carpegna l’opera dell’artista Edith Birkin, testimone di Auschwitz

A Carpegna (PU), nella splendida cornice storica di Palazzo dei Principi, presso la sala Del Trono, si è tenuta una serata di notevole commozione e significato. Ieri sera, alla presenza del sindaco di Carpegna, Mirco Ruggeri, del vicesindaco Alberto Biral, dell’Assessore alla cultura Luca Pasquini e del primo cittadino di Sassocorvaro, Daniele Grossi, una sala gremita ha vissuto un evento indimenticabile. L’appuntamento ha visto la presentazione del maestro Francesco Lotoro, pianista, compositore e direttore d’orchestra pugliese, cui è stato riconosciuto il Premio Rotondi Europa per il suo trentennale lavoro di recupero della musica dei lager, con il salvataggio di numerosi spartiti e di strumenti utilizzati nei campi di concentramento da musicisti internati. La serata è stata resa ancora più ricca di storia e memoria grazie all’esposizione in anteprima mondiale di tre dipinti realizzati dalla grande artista ebrea Edith Birkin, testimone dell’Olocausto. La sala era permeata di emozione mentre gli ospiti presenti potevano ammirare i dipinti della Birkin, un ritratto della figlia della sopravvissuta, un autoritratto e la raffigurazione di una giovane donna ucraina in abiti tradizionali. Le opere hanno catturato l’attenzione degli spettatori, che si sono trovati immersi in un mondo di emozioni profonde e riflessioni sulla storia e sulla condizione umana. L’incontro è stato presentato dal giornalista Salvatore Giannella, un pilastro del prestigioso Premio Rotondi, che ha condotto interviste affascinanti con il maestro Francesco Lotoro e con Roberto Malini, noto poeta e scrittore, Premio Rotondi 2018 quale “salvatore dell’arte dell’Olocausto”. Durante l’intervista, si sono toccati temi cruciali come la priorità di recuperare, catalogare e studiare la musica concentrazionaria, nonché l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio artistico legato alla Shoah.

Un momento particolarmente toccante della serata è stato il discorso di Giovanna Rotondi Terminiello, figlia di Pasquale Rotondi: l’eroico funzionario che svolse un ruolo fondamentale nel salvataggio dell’arte del Rinascimento, e anche della musica di Rossini, durante la Seconda Guerra mondiale. Giovanna ha sottolineato l’importanza vitale della collaborazione tra coloro che si dedicano a preservare e proteggere l’arte e ha lodato il ruolo fondamentale dei Premi Rotondi nel proseguire la loro missione. A volte in sinergia, come nel caso di Lotoro e Malini. La serata si è conclusa lasciando nel cuore degli ospiti un senso di gratitudine e ammirazione per l’incredibile impegno e la dedizione di coloro che si dedicano a preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale. L’evento ha dimostrato ancora una volta come l’amore per l’arte possa essere uno strumento potente per preservare la nostra storia, unire le persone e ispirare al mondo un senso di umanità e cultura condivise.
Mentre gli ospiti partecipavano a un brindisi augurale, le parole dei protagonisti riecheggiavano ancora nelle conversazioni degli intervenuti.

Nello stesso contesto della celebrazione dell’impegno nel preservare la cultura, che è la missione che ispira il Premio Rotondi, il giorno successivo, 10 giugno 2023, alle ore 16.00, presso l’Auditorium Comunale di Sassocorvaro (PU), ecco le premiazioni ufficiali della XXV edizione del Premio dedicato ai salvatori dell’arte. L’evento, come ogni anno, ha costituito un’occasione unica per riconoscere e onorare coloro che si sono distinti per le loro eccezionali azioni di salvataggio del patrimonio artistico. Tra i premiati di quest’anno, ecco dunque Francesco Lotoro, che ha ricevuto il prestigioso Premio Rotondi Europa. Il riconoscimento è stato conferito a Lotoro in virtù del suo lungo impegno nel recupero e nel restauro della musica scritta nei campi di concentramento di tutto il mondo. Come accennato, negli ultimi trent’anni il musicista ha dedicato un impegno costante e inesauribile alla ricerca e alla raccolta di migliaia di partiture musicali e volumi sulla musica concentrazionaria. Oltre a importanti e storici strumenti musicali suonati dai musicisti internati nei lager. Un immenso patrimonio che troverà la sua sede nella Bibliomediateca della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e nel relativo museo, che sorgerà presso la futura Cittadella della Musica Concentrazionaria di Barletta, nell’area di una storica ex Distilleria, in corso di restauro architettonico.

Gli eventi di Carpegna e Sassocorvaro sono stati momenti di festa e di gratitudine verso coloro che, con il loro impegno e la loro passione, mantengono viva l’arte e la cultura, impedendone la perdita, il degrado, la distruzione o la dispersione. Un’occasione, che si rinnova ogni anno, per riconoscere che l’arte può davvero contribuire a salvare il mondo.

Vincitori del Premio Rotondi 2023 – XXV Edizione:
Sezione Mondo – Ihorn Kozhan
Sezione Europa – Francesco Lotoro
Sezione Italia – Jacopo Tabolli
Premio Marche – Floriano Biagi
Premio Mecenatismo – Mario Scaglia
Premio Comunicazione – Paolo Conti
Premio L’arte che salva – Franco Signoretti
Premio Protezione civile – Marica Mercalli

Nelle foto di Steed Gamero, foto di gruppo con Roberto Malini, Manuela Cuoghi, salvatore Giannella, Francesco Lotoro e Grazia Tiritiello; le opere di Edith Birkin; Salvatore Giannella intervista Francesco Lotoro e Roberto Malini; la Sala del Trono gremita; l’intervento di Giovanna Rotondi; foto di gruppo e momenti dopo l’evento di Carpegna; fiori a Giovanna Rotondi; attimi in attesa del brindisi

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