“Tatapouri”, una poesia di Giulio Cellini

di Roberto Malini

Tatapouri è un insediamento che si trova presso la Baia dell’Abbondanza, in Nuova Zelanda. La scarsa popolazione vive di agricoltura e turismo. Il territorio presenta una splendida costa e boschi alternati a coltivazioni. Nella lirica di Giulio Cellini, finalista al Premio Internazionale di Poesia “La bellezza rimane”, Tatapouri non è solo una località reale, ma anche un posto dell’anima, ove dominano i suoni e i silenzi del mare e della terra, che invitano la mente a contemplare il mistero dell’esistenza. Giulio Cellini scrive poesie da oltre vent’anni, ma i suoi lettori appartengono a una cerchia selezionata, in cui la poesia è un valore connesso alla comunicazione fra anime simili. Sono tuttavia convinto che l’autore ben presto sceglierà di condividere i suoi versi con un pubblico più ampio.

Tatapouri

di Giulio Cellini

Arso sotto il sole australe,
il respiro delle onde
e l’oceano che rende
della brezza il solo sale.
Nella rena vedo vivo
l’incantesimo del tempo,
il mio vano essere uomo
sulla terra e nel suo grembo.
E mi perdo a contemplare
l’orizzonte ed il suo limbo,
il fruscio dell’agapanto,
la natura ed il suo ritmo.
E mi perdo nel silenzio.

Dipinto in IA e pittura digitale di R. Malini

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