Arte e poesia vicine agli apolidi, ai migranti, ai rifugiati: “Apolidi / Identità non disperse” a Milano dal 4 al 6 maggio

di Redazione

Appuntamento il 4 maggio alla fabbrica del Vapore – Spazio The Land Art, dove la poesia di Roberto Malini, in un reading dalle ore 19, proporrà gli stessi temi trattati da uno straordinario nucleo di artisti, in una mostra-evento (conferenza stampa alle 11; inaugurazione alle 17.30) curata da Antonietta Campilongo. Fra di loro, da Genova come il poeta, Fabio Patronelli, l’artista dell’ambiente e dei popoli nativi colpiti dagli abusi delle multinazionali petrolchimiche. Di lui scrive nel catalogo della mostra la storica e critica d’arte Barbara Martusciello: “Con la sua astrazione lirica sui toni acrilici del blu e dell’azzurro, nelle versioni ‘Mediterraneo’ n. 1 e n. 2 inevitabilmente richiama terribili traversate con le famigerate carrette del mare”. Un ringraziamento a Touch Art International di Mario Eros M. Molfino e a Jacopo Fo per la stampa tratta dall’opera di Dario Fo ‘Sbarco a Lampedusa’, tirata proprio in occasione della mostra Apolidi / Identità non disperse. Scrive a proposito Barbara Martusciello: “Dell’immenso Dario Fo, (Sangiano, Varese, 1926 – Milano, 2016) è in mostra una stampa digitale tratta dal dipinto ‘Sbarco a Lampedusa’ (realizzata a cura di Touch Art International appositamente per la manifestazione Apolidi / Identità non disperse). La composizione figurativa mima certe opere medioevali: un’antichità di cui Fo capì e comunicò la grande modernità attraverso la sua letteratura e le sue messe in scena. Non a caso, proprio ‘seguendo la tradizione dei giullari medievali’ dileggiò ‘il potere restituendo la dignità agli oppressi’ (la citazione è tratta dalla motivazione dell’assegnazione, nel1997, del Premio Nobel per la letteratura)”. Link correlato:

Nelle foto, Antonietta Campilongo, Dario Fo, un dipinto di Fabio Patronelli.

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