Progetto “Siamo realisti!” – “Cornigliano più vivibile” di Elena Anyanwu

un progetto di Daniela Malini

Progetto “Siamo realisti!”: un lavoro nato in seguito all’incontro di una classe V del Liceo Artistico Klee Barabino con la letteratura realista. Accanto ai protagonisti del naturalismo francese come Gustave Flaubert ed Emile Zola, i ragazzi si sono soffermati su alcuni autori italiani tra cui Matilde Serao. Alcune pagine del reportage “Il ventre di Napoli”, sono apparse ai ragazzi quanto mai attuali. Si è pensato di proporre agli studenti di scrivere un reportage sulle contraddizioni della loro città o di un luogo, magari degradato, che conoscono. Qui di seguito, il lavoro di Elena Anyanwu, “Cornigliano più vivibile”. Daniela Malini, docente e scrittrice

Cornigliano più vivibile

di Elena Anyanwu

Uno slogan semplice e d’impatto, che tuttavia non basta.

Non basta rifare la via principale per considerare Cornigliano rifatta; ma a voi, d’altro canto, non interessa cosa accade nell’entroterra delle vie che la compongono: buche ovunque, marciapiedi inesistenti ed escrementi animali. A voi basta rifare ciò che salta all’occhio, come una vetrina in centro città. Ma Cornigliano non è una vetrina.

Voi che volete far ritornare Cornigliano al suo antico splendore e progettate giardini tra la Guido Rossa e la stazione, siete mai entrati nella stazione? Avete mai preso un treno da Cornigliano? Stazione dimenticata da Genova, nella quale nemmeno le macchinette del cibo sono presenti, treni che si fermano per due secondi e ripartono in un battito di ciglia, persino la fermata di via di Francia è più considerata della nostra.

E voi che parlate male di Cornigliano, dai vostri quartieri che considerate migliori del nostro, voi che alimentate i pregiudizi e gli stereotipi che ci sorbiamo ogni giorno. Sapevate che prima di subire l’ondata di industrializzazione Cornigliano era una località amata da molte famiglie della nobiltà genovese che fecero costruire qui, persino, le loro ville estive? Esatto, non lo sapevate; e sapevate anche che anticamente Cornigliano era Tappa del Grand Tour e luogo di vacanza di personalità illustri come Foscolo, Mazzini e Maria arciduchessa d’Austria? Nemmeno questo sapevate, voi vi limitate ad alimentare le chiacchiere più antiche di Porta Soprana non considerando nemmeno che dietro l’Ilva e tutte quelle ferrovie c’era il mare, che in quella zona dove qualche tempo fa c’erano delle famiglie Rom c’è una villa che è stata la dimora dei Savoia e che ora ospita molti eventi culturali quali mostre, fiere e spettacoli? Dunque voi che discriminate il mio quartiere ricordatevi di tutto ciò e sappiate che Cornigliano fece da ponte fra centro e ponente quando il Morandi cadde, ricordatevi come Cornigliano si sdoppió nella Guido Rossa per agevolare e velocizzare il passaggio delle auto da un estremo all’altro della città e non dimenticate che tutt’oggi Cornigliano fa da ponte.

Nelle cartoline, una Cornigliano d’altri tempi

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