Andrea Coppa: «La poesia è camera mia»

Genova Poesia accoglie con piacere due poesie del giovane Andrea Coppa, che si presenta così:

«Mi chiamo Andrea, ho 20 anni, vivo a Genova. Canto, scrivo, da un po’ di tempo. A ottobre uscirà il mio primo inedito dal titolo Jeunesse, che sarà disponibile su tutte la piattaforme digitali. Per appoggiare i progetti artistici, lavoro nel settore privato, come operatore sanitario. Cerco giorno dopo giorno di trasformare la mia passione in un vero proprio lavoro».

Avevo 17 anni

Ero solo un ragazzino.

Avevo 17 anni.

A furia di dormire ovunque
le tasche si stavano scucendo.

Felpe sempre grosse,
per difendere il corpo
da troppe domande.

Ero solo un ragazzino.

Avevo 17 anni.

Nemmeno il vuoto voleva tenermi,
nemmeno un inizio poteva salvarmi.

Ero solo un ragazzino.

Avevo 17 anni.

La poesia divenne camera mia,
le debolezze divennero forza,
i miei sbagli divennero un’opera d’arte.

A cosa è servito

A cosa è servito strapparti la giubba
una volta rientrati in casa?

A cosa è servito pettinarti i capelli
se poi, tanto, li volevi tenere annodati?

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