A Genova una retrospettiva dedicata a Giovanni Di Munno, “Pintor de El Ávila”

di Roberto Malini

Sabato 6 ottobre 2018 dalle 17 si terrà a Genova presso Palazzo Stella, in piazza Stella n° 5, l’inaugurazione di un’importante retrospettiva dell’opera dipinta di Giovanni Di Munno, nel venticinquesimo anniversario della sua morte. La mostra, il cui titolo è “Giovanni Di Munno, el pintor de El Ávila”, è curata da Mario Napoli, in collaborazione con la figlia dell’artista, Amina Di Munno. Nato a Monopoli (Bari) il 22 luglio del 1919, Giovanni Di Munno mette in luce prestissimo il suo talento, iniziando a soli nove anni il suo apprendistato artistico. Iscritto all’Ente Pugliese di Cultura Popolare di Arte e Mestieri, istituto scolastico che pone il disegno fra le materie fondamentali, non ancora quindicenne collabora già con il maestro Nicola Sportelli ai lavori di restauro del Teatro Petruzzelli di Bari. Nel 1940 ottiene un riconoscimento all’Esposizione Collettiva nel Castello Svevo di Bari; dallo stesso anno presta servizo militare, fino al 1944. Nel 1948 si trasferisce a Caracas, in Venezuela, insieme all’amico Ferdinando Calabrese “per una concomitanza di eventi,” ricorda la figlia Amina, “l’immediato dopoguerra in Europa, con le inevitabili conseguenze sul piano socio-culturale, e l’apertura da parte del governo venezuelano delle proprie frontiere all’emigrazione di massa, in seguito soprattutto al boom del petrolio”. Giovanni Di Munno rimane sempre legato al suo paese di origine, ma si integra progressivamete nella società e nella cultura del Venezuela, divenendone uno degli artisti più rappresentativi. “L’esperienza dell’estero non è vissuta da mio padre come una sorta di esilio,” scrive ancora la figlia. “Lui è come gli ulivi della sua terra, la radice compenetrata nell’humus del terreno e le foglie protese verso l’orizzonte: una patria europea e l’altra americana”. Vivendo a Caracas, l’artista metabolizza ogni giorno il contrasto fra il brulicare delle attività umane nella metropoli, che si ammanta di cemento, e l’antica, solenne bellezza della cordigliera dell’Ávila, i cui picchi sono visibili da quasi tutta la città. Caracas è soprannominata la “Sultana dell’Ávila” e l’artista ne coglie, nella sua nuova produzione artistica, la poderosa nobiltà, che dà respiro e luce al centro urbano. Come l’amico pittore Pedro Ángel Gonzáles ed altri esponenti della celebre Scuola di Caracas, Giovanni Di Munno disegna con il carboncino sulla tela, dove poi dà corpo, vita e perspicuità ai volumi, utilizzando colori caldi. Nel post-impressionismo lirico del maestro, la luce esprime l’anima mutevole dell’Ávila, con le sue ampiezze e profondità che mutano a ogni stagione dell’anno e a ogni ora del giorno. Una variabilità sempre connessa all’animo creativo del pittore, che lavora in simbiosi con il mistero luminoso e cangiante del Picco Occidental, dell’Oriental, del Naiguatà… La retrospettiva a Palazzo Stella presenta le diverse fasi della carriera del “Pintor de El Ávila” ed è l’occasione per ammirare l’opera di un artista che ha offerto un prezioso contributo al miglior patrimonio artistico contemporaneo del Venezuela. La mostra proseguirà fino al 17 ottobre.

Note biografiche

• Giovanni Di Munno nasce a Monopoli (Bari) il 22 luglio del 1919.
• Nel 1928 inizia il suo apprendistato artistico con il maestro Sante Marasciulo.
• Nel 1932 frequenta, nella città natale, la Scuola Professionale “Ente Pugliese di Cultura Popolare di Arte e Mestieri”, la cui principale materia di insegnamento è il disegno.
• Nel 1934 collabora con il maestro Nicola Sportelli, ai lavori di restauro del Teatro
Petruzzelli di Bari e contemporaneamente si dedica a opere di decorazione di palazzi pubblici e privati.
• Nel 1940 ottiene un riconoscimento artistico in occasione di un’Esposizione Collettiva nel Castello Svevo di Bari.
• Dal 1940 al ’44, presta servizio militare nella Seconda Guerra Mondiale.
• Nel 1945 riprende a pieno la sua vita artistica (mai, d’altronde, completamente
interrotta), soprattutto come ritrattista e paesaggista.
• Nel 1948 si trasferisce in Venezuela e fissa la sua dimora a Caracas. Qui, innalza i
capitelli gotici della Chiesa di “Las Delicias”, in Sabana Grande.
• Nel 1949 partecipa all’Esposizione Collettiva che ha luogo nel “Salón de los Artistas Independientes del Museo de Bellas Artes de Caracas”, di cui era appena stato riconfermato direttore il pittore Carlos Otero.
• Nella decade fra il ’50 e il ’60 continua la sua intensa attività pittorica, senza tuttavia dimenticare l’interesse per il decorativo, come si desume dai lavori realizzati nella restaurazione  del “Palco della Camera dei Senatori e Deputati del Congresso Nazionale”, a Caracas e nella creazione di modelli per cornici artistiche.
• Nel 1967 espone i suoi quadri, per la prima volta in una mostra personale, alla Galleria “Denis”.
• Tra il 1967 e il ’69 realizza tre esposizioni nella Galleria “Monaco” di Caracas,
presentando un totale di settantaquattro opere fra paesaggi e ritratti.
• Nel 1970 partecipa all’Esposizione Collettiva nel “Palazzo delle Industrie” di Caracas, in occasione della celebrazione del Giorno della Marina.
• Tra il 1970 e il ’74 presenta in tre esposizioni alla Galleria “Monaco”, un totale di
ottantaquattro tele.
• Ancora nel 1974 partecipa a un’ Esposizione Collettiva di Pittura Venezuelana, allestita in occasione del XXII Torneo-Coppa Mondiale di Golf, al “Lagunita Country Club”.
• Nel 1977 realizza un’esposizione individuale nelle sale della Galleria “Valor-Arte”presso l’Hotel Tamanaco.
• Nel 1979 espone a Roma, nella Galleria “Il Canovaccio”, ventisei tele.
• Nel 1980 riceve, in Italia, un Diploma di Riconoscimento per l’opera pittorica “Veduta di Monopoli”.
• Nel 1981 partecipa all’Esposizione Collettiva di Pittura, per la celebrazione del Giorno della Marina e la commemorazione del 158° anniversario della Battaglia Navale del Lago di Maracaibo, nel salone “Vuelvan Caras” del Circolo Militare di Caracas.
• Dagli inizi degli anni ’80 è rappresentato a Caracas dalla Galleria “Valor-Arte”, alle cui Aste e Esposizioni partecipa assiduamente.
• Nel 1982, in occasione del CLVIII anniversario della Marina della Guerra Venezuelana, è insignito di una “Placa de Reconocimiento” per la sua attività pittorica.
• Nel 1983 partecipa all’Esposizione Internazionale d’Arte Moderna al Museo d’Arte
Moderna, Chiostro di S. Nicolò, a Spoleto.
• Nello stesso anno partecipa con “Valor Arte” a un’asta di beneficenza, organizzata da “La Fundación del Niño” e realizzata negli stessi locali della “Fundación”.
• Nel 1984 riceve in Italia il Primo Premio Nazionale “MINOPOLIS” 84, con medaglia
d’oro.
• Nello stesso anno espone alcune tele in occasione di un’asta organizzata dalla Galleria “El Sótano” di Caracas.
• Nel 1985 partecipa all’Esposizione Collettiva di Christie’s a Caracas.
• Dal 1987 al 1989 è presente con svariati dipinti alle aste organizzate dalla Fondazione Eugenio Mendoza.
• Nel 1989 è iscritto all’Albo d’Oro dell’Associazione Pugliese di Caracas.
• Nel 1990, invitato dalle autorità della città di Bari, che hanno voluto rendergli omaggio in virtù della sua lunga traiettoria artistica, espone diverse opere presso il Palazzo della Provincia. Nella stessa occasione riceve nel Palazzo del Comune di Monopoli un Diploma con medaglia d’argento.
• Ancora nel 1990 partecipa a un’asta pubblica a beneficio dell’Istituzione “Avepan”.
• Nello stesso anno vengono realizzate alcune serigrafie dai suoi quadri a olio.
• Dal 1990 al 1993 interviene con numerose tele a varie esposizioni collettive di “Valor-Arte”, realizzate a Caracas e in Florida, negli Stati Uniti.
• Nel giugno del 1992 è presente alla F.I.A ’92 (Feria Internacional de Arte) realizzata a Caracas.
• Nel gennaio del 1993 partecipa all’esposizione collettiva che “Valor-Arte” presenta alla “Feria Internacional de Arte” in Florida, negli Stati Uniti, presso il Convention Center.
• Il 1° maggio del 1993 partecipa a un’asta organizzata da “Valor-Arte”.

• Muore il 3 ottobre del 1993 a Caracas, lasciando alcune opere incompiute.

Nelle foto, tre paesaggi di Giovanni Di Munno; l’artista con l’amico pittore Pedro Ángel Gonzáles.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *