Un memoriale a Brést, in Bielorussia, dove sono stati ritrovati i resti degli ebrei assassinati dai nazisti

Genova / Vercelli (Italy), 3 marzo 2019

Pochi giorni fa, durante i lavori in un cantiere edile, sono stati ritrovati a Brést, in Bielorussia, i resti di oltre 730 ebrei fucilati dai nazisti durante la Shoah, che appartenevano prevalentemente a bambini, donne e anziani. Sono venuti alla luce anche vestiti, calzature e oggetti personali. Le ossa sono state rinvenute nell’area del ghetto in cui la comunità ebraica locale fu confinata in seguito all’occupazione tedesca, come ha confermato anche il sindaco di Brést Alexander Rogachuk. Dopo aver ricevuto la notizia ed aver osservato le prime foto, immagini tragiche e strazianti, l’Associazione Italia-Israele di Vercelli, Novara e Casale Monferrato ed EveryOne Group, organizzazione per i diritti umani e la Memoria, hanno inviato un appello alla municipalità di Brést e al governo della Bielorussia, chiedendo che sul terreno del ritrovamento venga edificato un memoriale, affinché il luogo non sia coperto da edifici e negozi, senza lasciare traccia della strage. “A Brést, prima dell’invasione nazista, vivevano trentamila ebrei,” scrivono le due associazioni, “ovvero più di metà dell’intera popolazione. La città ospitava una fiorente cultura yiddish, che i carnefici di Hitler hanno annientato. Unendoci alla comunità ebraica bielorussa, chiediamo che le vittime siano ricordate grazie alla costruzione di un memoriale sul terreno da cui le loro ossa sono emerse, testimoniando ancora una volta l’enormità e l’orrore del martirio di milioni di ebrei in Bielorussa e in tutta l’Europa dominata dai nazisti. Suggeriamo che il memoriale possegga elementi distintivi dell’arte e della cultura yiddish, che in Bielorussia hanno avuto illustri rappresentanti, fra i quali il pittore Marc Chagall”. Fra i promotori dell’appello, il testimone della Shoah Thomas Gazit e lo scrittore Roberto Malini, che ha salvato e donato al Museo Nazionale della Shoah di Roma la più importante raccolta europea di opere d’arte create da artisti ebrei scomparsi nella Shoah o sopravvissuti ai campi di concentramento.

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